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Ambiente

Fridays: “Bonus 110%, mobilità alternativa, meno allevamenti intensivi: agire subito per il clima”

Dopo l’impennata di Pm10 dei giorni scorsi in Lombardia, sono scattate le prime limitazioni per contenenere l’inquinamento: divieto di tenere il riscaldamento acceso sopra i 19°C nelle abitazioni e il divieto di circolare con i veicoli diesel fino a Euro 4.

Il gruppo dei Fridays For Future, però, chiede uno sforzo decisamente maggiore per contrastare l’emergenza climatica.

In una nota, si chiedono “incentivi, dal governo o dalla regione, volti a convertire il patrimonio edilizio esistente. Il Super Bonus 110% varato dallo scorso governo va in questa direzione. Servono politiche coraggiose in modo che tutti i cittadini possano installare nelle proprie case le caldaie a pompa di calore o i pannelli solari termici. Allo stesso modo serve incentivare l’efficientamento energetico degli edifici con i cappotti termici e la coibentazione dei tetti”.

Sul fronte della mobilità, gli ambientalisti puntano sul “dare la possibilità di muoversi con mezzi alternativi all’auto. Serve investire nel trasporto pubblico e nella realizzazione di piste ciclabili per garantire i brevi spostamenti”.

Un appunto anche locale, in tema di piste ciclabili: “La città di Como è indietro, ma in provincia si sta assistendo a un seppur lento, ma visibile cambiamento. Un esempio? A Cucciago entro l’aprile 2021 verrà inaugurata una nuova pista ciclabile tra il centro del paese e la stazione ferroviaria vicina”.

Ultimo tema affrontato, quello degli “allevamenti intensivi in Pianura Padana. Come è ormai risaputo, l’elevato carico di bestiame all’ettaro porta a una produzione non sostenibile di metano, ammoniaca, nitrati e nitriti”.

“Su questo tema, chi ha le deleghe in regione sull’Agricoltura non può restare immobile – conclude la nota -Servono investimenti per permettere agli agricoltori di passare dalla monocultura per l’alimentazione del bestiame alla produzione di vegetali direttamente destinabili all’alimentazione umana. L’UE dovrebbe tagliare gli incentivi agli allevamenti intensivi e investire nella riqualificazione del sistema rurale come già avvenuto per alcune aziende agricole”.

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