Prima lo sgomento per l’annuncio che soltanto la Tangenziale di Varese avrebbe goduto di uno sconto del 50% sui pedaggi per gli utenti abituali, poi lo spiraglio aperto dall’assessore regionale Alessandro Fermi sul fatto che “entro l’estate” il beneficio sarà applicato anche su quella di Como.
A conti fatti, però, il tema del pedaggio sull’autostrada comasca realizzata (nell’ambito del istema Pedemontana) soltanto per meno di metà rispetto al progetto originario, continua a far discutere. E anche a suscitare polemiche, come dimostra la nota diffusa oggi dal consigliere regionale comasco Angelo Orsenigo.
“La tangenziale di Varese godrà di una scontistica del 50% da marzo, a Como ci hanno detto che si vedrà entro l’estate – commenta il consigliere Angelo Orsenigo – Bene ma non benissimo. Oltre a vigilare che in effetti questo sconto venga applicato realmente, mi chiedo perché in tempi così duri per i cittadini occorra attendere così tanto. Propongo allora di fare partire la scontistica a maggio. Proprio 10 anni fa a maggio, infatti, è stato inaugurato il primo, e unico, tratto della Pedemontana comasca. Celebriamo almeno la decennale pazienza dei cittadini” dice Orsenigo.
Il taglio del nastro avvenne esattamente il 23 maggio 2015 e – rimarca il consigliere regionale – “Regione Lombardia aveva promesso la totale gratuità della percorrenza. Dopo un anno, però, il pedaggio è entrato in vigore, senza se e senza ma. Ma con tante promesse per il futuro. Promesse inattese purtroppo. Da 10 anni a Como il pedaggio si paga, e a caro prezzo, un tratto di strada lungo 2 chilometri. Del secondo tratto che dovrebbe condurre la Pedemontana verso Albese con Cassano (altri 6 km, accantonati per il costo esploso a circa 800 milioni di euro, ndr) nessuna traccia”.
“Mentre Bergamo, Brescia, Lecco, Monza hanno tutte di fatto delle tangenziali gratuite, la prediletta Varese ottiene in aggiunta una scontistica del 50% per i pendolari che percorrono la loro tangenziale – conclude Orsenigo – Ancora nessuna buona notizia per i cittadini comaschi, che addirittura potrebbero vedersi obbligati a pagare anche la Milano-Meda. E’ ora di avere un po’ di rispetto per il nostro territorio”.