La Polizia di Stato di Como nella serata di ieri, 18 febbraio, ha arrestato per resistenza, violenza, oltraggio e lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale, un 30enne nigeriano, irregolare sul territorio, con precedenti di polizia, una lunga serie di alias e senza una dimora fissa. E’ stato inoltre denunciato in stato di libertà per essersi rifiutato di fornire le sue generalità, fornendole false.
Verso le 20.30 di ieri sera, una volante mentre percorreva via Dante ha notato il 30enne che camminava frettolosamente con il capo coperto dal cappuccio della felpa. Gli agenti hanno quindi deciso di procedere ad un controllo dei documenti dell’uomo il quale, una volta fermato, ha iniziato a mostrare evidenti segnali di insofferenza, insultando dapprima i poliziotti per poi passare a modi più maneschi.
Mentre gli agenti tentavano di farlo ragionare indicandogli l’auto di servizio, il 30enne ha sferrato alcuni pugni nei confronti di una poliziotta della volante, provocandole contusioni poi giudicate guaribili con cinque giorni di prognosi.
Di li alla Questura il passo è stato immediato, il 30enne è stato arrestato per resistenza, violenza, oltraggio e lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale e denunciato in stato di libertà per aver fornito false generalità. Infatti, una volta poi accertata la sua reale identità, gli accertamenti svolti hanno permesso di appurare tutti i suoi precedenti di polizia, che il suo permesso di soggiorno era scaduto nel 2022 e numerosi alias, declinati dall’uomo nei vari controlli passati.
Informato delle attività svolte, il P.M. di turno ha disposto il direttissimo.
Su caso è intervenuto il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, secondo il quale è urgente e necessaria “una protezione per chi svolge una funzione pubblica”.
“Ennesima aggressione agli operatori di polizia: ieri sera, a Como, una giovane agente è stata aggredita da un cittadino straniero, il quale, fermato per un normale controllo, è andato in escandescenza sferrandole diversi pugni e provocandole delle lesioni. La consapevolezza di non dover mai rispondere, se non in modo blando, per le violenze nei confronti degli operatori delle forze dell’ordine fa sì che questi episodi irragionevoli, che mettono a repentaglio non solo la sicurezza dei cittadini ma anche di chi veste una divisa, continuino incessantemente – aggiunge Paoloni – Ci aspettiamo dalla politica e dalle Istituzioni risposte celeri. Da tempo invochiamo l’approvazione del Ddl Sicurezza, approvato alla Camera dei Deputati ma ancora fermo al Senato, perché contiene norme più severe per chi usa violenza a pubblico ufficiale, ma anche aggravanti per lesioni gravi, nonché bodycam per tutti gli agenti”.
Sul caso si è immediatamente attivato il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni.
“Ho sentito il Questore di Como Marco Calì, al quale ho manifestato la mia totale vicinanza e solidarietà e formulato i miei auguri di una pronta guarigione alla poliziotta picchiata e aggredita nella serata di ieri da un soggetto straniero, poi arrestato, durante un controllo in via Dante a Como – commenta il sottosegretario – Questa continua recrudescenza di aggressività criminale e di atti di violenza nei confronti dei nostri servitori dello Stato, è inaccettabile e indegna e non deve trovare impunità. Stiamo lavorando al Viminale e come Governo per l’immediata approvazione del ddl Sicurezza, strumento normativo fortemente voluto dalla Lega, necessario e indispensabile per garantire una maggiore tutela dei nostri agenti delle Forze di Polizia”.
“Auspico l’immediata approvazione del ddl Sicurezza per alzare il livello delle sanzioni contro chi aggredisce i nostri straordinari tutori della sicurezza e della legalità nazionale. La tutela e la protezione dei nostri operatori di polizia è la precondizione per potenziare la sicurezza dei cittadini e delle comunità”, conclde Molteni.
Sempre sul caso, è stata diffusa una nota da Fratelli d’Italia, che alleghiamo di seguito.
Fratelli d’Italia Como esprime la propria totale solidarietà all’Agente aggredito durante un controllo in centro città e a tutta la Questura di Como, con il Questore Marco Calì, che ogni giorno garantiscono la sicurezza dei cittadini con impegno e professionalità.
L’ennesimo episodio di violenza contro le Forze dell’Ordine è un fatto inaccettabile, che dimostra la necessità di un intervento deciso per inasprire le pene per chi aggredisce gli uomini e le donne in divisa.
Come se non bastasse, nelle ultime settimane stiamo assistendo a gravi attacchi alle Forze dell’Ordine: da un lato c’è una evidente e sempre più preoccupante escalation di violenza, dall’altro gli Agenti finiscono troppo spesso ingiustamente sotto accusa. Fratelli d’Italia, da sempre schierato al loro fianco, è impegnato in tutte le sedi per garantire maggiori tutele. Mentre portiamo avanti le nostre proposte nelle Istituzioni, diffondiamo una raccolta firme che è un vero e proprio abbraccio di popolo alle donne e agli uomini in divisa che ogni giorno ci difendono. È giusto che sappiano che alle loro spalle ci sono le Istituzioni e il sostegno degli italiani.
Per questo stiamo portando avanti una campagna nazionale con proposte concrete per garantire più sicurezza e protezione agli Agenti:
– Inasprimento delle pene per resistenza, violenza, minaccia e lesioni al pubblico ufficiale
– Creazione del reato di rivolta in carcere, per contrastare i disordini sempre più frequenti nei penitenziari
– Maggiori strumenti di difesa per gli Agenti impegnati sul campo
– Più tutela legale per le Forze dell’Ordine, che troppo spesso vengono criminalizzate invece di essere difese dallo Stato
Anche i comaschi possono aderire alla petizione firmando su: iostoconleforzedellordine.it e sostenere così le proposte di Fratelli d’Italia per la sicurezza e la difesa di chi ogni giorno garantisce l’ordine nelle nostre città.
È ora di dire basta alla violenza contro chi indossa una divisa. Lo Stato deve tornare a difendere chi lo difende.
Stefano Molinari – Presidente provinciale di Fratelli d’Italia Como
Alessandro Nardone – Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Como