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Svizzera, il telelavoro piace sempre di più e crescono le offerte in certi settori. Ma attenzione alla tassazione

Dopo la pandemia lo smartworking sembrava, gradualmente, destinato a ridursi sempre di più con le aziende che lentamente richiamavano in sede i dipendenti costretti a casa durante la pandemia.

Ma la Svizzera, dai dati emersi da una ricerca elaborata dalla piattaforma Indeed, evidenzia invece una crescita inaspettata di questa modalità di lavoro tanto che, da inizio anno e fino al primo primo trimestre, la percentuale di annunci che offrono la possibilità di lavorare da casa è aumentata passando dal 12,8% al 13,9%. Record dal 2019.

Addirittura la Svizzera supera Stati Uniti (7,9%), Francia (12,3%) e Italia (10,5%). La Confederazione è la nazione che ha visto il maggiore aumento assoluto nelle offerte di lavoro da remoto. In particolare tali offerte riguardano i settori della tecnologia, dei servizi professionali e dell’istruzione.

In Svizzera, un’indagine della Camera di Commercio ha mostrato che il 65% delle aziende prevede di continuare ad adottare il telelavoro nel lungo periodo, con un focus particolare sulle soluzioni ibride che combinano lavoro a distanza e in presenza.

Va infine ricordato come ci sia sa considerare la recente entrata in vigore, a partire dallo scorso 1° gennaio, della legge sull’imposizione fiscale per i lavoratori frontalieri che svolgono il proprio lavoro da remoto. Fino a poco tempo fa, i frontalieri che lavoravano in smart working erano soggetti alla tassazione nel Paese in cui si trovava il datore di lavoro, ovvero la Svizzera. Ma con la nuova legge, che risponde alle convenzioni sulla doppia imposizione, il diritto di tassazione si trasferisce ora dallo Stato in cui ha sede il datore di lavoro allo Stato di residenza del lavoratore.

Ciò in altri termini significa che, nel caso di telelavoro, anche quando il lavoro viene svolto in casa nel Paese di residenza, il reddito verrà tassato secondo le leggi fiscali di quello Stato.

Con questa modifica normativa, il principio di tassazione ha l’obiettivo di meglio adattarsi alla realtà del lavoro remoto, cercando di evitare la doppia tassazione e risolvendo potenziali conflitti tra le giurisdizioni fiscali.

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