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“A Como mancano 400 alberi ma nonostante le firme di 1800 cittadini da assessore e Comune solo silenzio”

“Indifferenza, mancanza di trasparenza e violazioni delle normative”. Questa è la risposta ricevuta dal comitato “Piantiamola” dopo mesi di lavoro e una petizione popolare sottoscritta da oltre 1800 cittadini residenti. La petizione, protocollata il 19 maggio 2024, chiedeva al comune di Como il rispetto della Legge 10/2013 (che obbliga i Comuni a piantare un albero per ogni nuovo nato o adottato) e del D. Lgs. 42/2004 (che impone il ripristino degli alberi nei viali tutelati da vincoli paesaggistici).

“Nonostante le segnalazioni documentate e dettagliate, il sindaco Rapinese e la giunta, comunale hanno scelto di ignorare le istanze, disattendendo al dovere sancito dall’art. 13, comma 3 dello Statuto Comunale, che impone di rispondere alle petizioni entro 60 giorni – spiega Luisa Todeschini, Responsabile Verde Urbano di Europa Verde Como e promotrice del Comitato Piantiamola – A quasi sei mesi dalla presentazione, nessuna risposta è arrivata. Nonostante i numerosi solleciti all’assessore al verde, Alessandra Bodero, le risposte sono cessate nel silenzio più totale. Non ricevendo risposte dal Comune, il Comitato si è rivolto al Corpo Forestale dello Stato dei Carabinieri e alla Soprintendenza ai Beni Culturali. Ad oggi, nessuno degli enti interpellati ha fornito riscontri concreti. Il Corpo Forestale, pur avendo accertato le violazioni, si è accontentato della giustificazione orale di un tecnico del Comune secondo cui ‘non ci sono soldi’ “.

Il Comitato preannuncia ulteriori azioni per tutelare la democrazia e il verde della nostra città e intanto ha diffuso una lettera aperta che pubblichiamo integralmente di seguito.

MA COME E’ FINITA CON LE RICHIESTE DI PIANTIAMOLA?
UNA STORIA COMASCA

Succede a Como appunto.

Un gruppo di cittadini responsabili, si interessa alla propria città e all’ambiente in cui vivono. Sottraendo tempo al proprio lavoro, alle proprie famiglie, al proprio spazio personale per segnalare alle autorità che DEVONO rispettare le leggi del nostro stato, a piedi o in bicicletta girano la città. Annotano tutti gli alberi abbattuti e mancanti nei vari viali che, un tempo, i nostri nonni avevano deciso di rendere alberati. Si ottiene così una tabella contenente i dati degli alberi mancanti in ogni viale, poi in una mappa.

Solo in città (a fine febbraio 2024), mancano all’appello 400 alberi (ora purtroppo, molti di più).

Contattano l’assessore al verde del Nostro comune (Chiara Bodero Maccabeo, ndr) partecipano a un incontro con lei e segnalano la situazione, ricordandole che, in Italia, dove attualmente ancora siamo, esiste una legge che obbliga anche il nostro comune a piantare un albero per ogni nuovo nato (legge 10 del 2013).

A sostegno di ciò e del rispetto di vincoli paesaggistici esistenti per i viali ( D.Lgs 42/04 art. 136) Viale Geno, Viale Varese lungo le mura, organizzano una petizione raccogliendo più di 1800 firme di soli abitanti della città. Queste firme sono state depositate in Comune, protocollate in data 29 maggio 2024.

Dimenticavo… per meglio segnalare le palesi e visibili a tutti violazioni ai vincoli paesaggistici sopra indicati, che obbligano al ripristino degli alberi originari, sono stati composti dei file con documentazione fotografica puntuale dei viali interessati. Insomma, questo lavoro ha aiutato e in parte svolto ciò che forse spettava alla pubblica autorità fare.

Risultato: SILENZIO ASSORDANTE.

La giunta e il sindaco, che, come da regolamento comunale in base all’art. 13 , comma 3 dello Statuto, dovrebbero dare risposta a una petizione entro 60 giorni, sono SPARITI. L’assessore Bodero, come da bon ton della giunta attuale, non ha più dato risposta né alle mail inviate, né alle telefonate ricevute. Naturalmente sempre per favorire la partecipazione democratica dei cittadini nonché contribuenti…

Il passaggio successivo è stato quello di rivolgersi ad altri interlocutori, preposti a far rispettare queste leggi: il Corpo Forestale dello stato, dell’Arma dei Carabinieri, cui abbiamo scritto e inviato tutti i materiali in data 23 giugno 2024, e la Soprintendenza, nella persona dell’ arch. Mimmo Maria ( documentazione inviata il 12 luglio). Infine è stata informata anche la dirigente sempre della Soprintendenza che si occupa dei vincoli.

NULLA DI NULLA.

Nel mese di ottobre da una telefonata al Corpo Forestale abbiamo appreso che effettivamente qualcuno si era recato in comune e, accertata la situazione, si era accontentato di una semplice risposta ‘non abbiamo soldi’ (n.d.r: chissà dove erano finiti i 250000 euro a gennaio stanziati in bilancio per nuove ripiantumazioni…)

Alla prossima multa o quando si dovrà versare l’IMU, adotteremo la stessa allocuzione perché ha qualcosa di magico: niente multe e tutto svanisce…

Per concludere, il comitato tenterà ancora un ultimo percorso perché la legge ce lo consente e speriamo di poter portare notizie migliori. Nel frattempo vorremmo divulgare quello che è l’esito del recente rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente e Sole24ore, sulla base di informazioni fornite dallo stesso comune relativi al 2023 pone Como in bassa classifica tra i capoluoghi di provincia per presenza di alberi in ambiente urbano; 12 ogni 100 abitanti. Numero che probabilmente è nel frattempo ulteriormente diminuito. (ora solo peggio).

Grazie a tutti i cittadini che ci hanno sostenuto e che continuano a farlo: non so perché, ma crediamo ancora nella democrazia e nella partecipazione, e ci va di vivere così, anche nei momenti più bui.

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