Il grande giorno è arrivato: oggi 4 settembre è stata inaugurata la galleria ferroviaria di base del monte Ceneri – in Svizzera definita “l’opera del secolo” – in vista dell’apertura definitiva dell’asse Chiasso-Basilea attraverso il San Gottardo, il prossimo 13 dicembre.
Grazie ad Alptransit, elemento centrale del corridoio ferroviario europeo per il traffico merci Rotterdam-Genova, aumenterà il volume di merci che potranno essere trasportate su rotaia invece che su strada. Per il traffico viaggiatori significa invece collegamenti più frequenti tra nord e sud e per il Ticino un’efficiente rete celere regionale: si dimezzano infatti i tempi di percorrenza tra le tre città di Lugano, Locarno e Bellinzona.
Lunga 15,4 chilometri, tra Vezia alla periferia settentrionale di Lugano e Camorino alle porte di Bellinzona, la nuova galleria ferroviaria ticinese “taglia” il precedente percorso a elevata pendenza (con sette gallerie e numerosi viadotti, che peraltro sarà riqualificato far passare le navette per i camion), portando a compimento con puntualità elvetica il colossale progetto AlpTransit, costato 31 miliardi di franchi svizzeri (28,5 miliardi di euro circa) che comprende il basale del San Gottardo, già operativo da tempo, e la revisione di quello del Lötschberg, anch’essa portata a termine.
La nuova galleria abbatte drasticamente i tempi di percorrenza lungo il principale asse ferroviario del Canton Ticino: il viaggio da Lugano a Locarno da dicembre 2020 durerà 30 minuti, contro gli attuali 58. E, di fatto, Lugano e il capoluogo cantonale Bellinzona finiscono per trasformarsi in un’unica conurbazione, con le due stazioni ferroviarie separate da una manciata di minuti di treno.
Per chi parte da Milano e dall’Italia settentrionale, dal 13 dicembre Zurigo si raggiungerà il sole 3 ore e 17 minuti con la nuova galleria.
Inoltre, grazie ai nuovi tracciati senza pendenze né curve, la capienza dell’asse ferroviario nord-sud Gottardo-Ceneri passa da 140 a 320 convogli al giorno, 65 dei quali riservati ai passeggeri. In due step, tra dicembre 2020 e aprile 2021, dunque, i collegamenti quotidiani tra Milano e Zurigo saliranno a dieci. Cinque, invece, i servizi diretti Milano-Basilea, due dei quali via Lucerna-Gottardo e tre via Berna-Sempione, ma con guadagno di quasi un’ora sui tempi di percorrenza.
Per quanto riguarda i “riflessi” su Como, si può parlare soprattutto di rimpianti e di sostanziale, immancabile figuraccia tricolore: in mancanza di una nuova linea di Alta Velocità tra Milano, Como e Lugano, il sogno – tecnicamente alla portata anche del sistema alta velocità elvetico limitato a 250 orari – di andare da Milano a Zurigo in un’ora e mezza (sono 280 chilometri) e a Basilea in due ore resta nel cassetto. Per percorrere gli 80 chilometri che separano il capoluogo lombardo da Lugano, infatti, il più rapido dei collegamenti oggi disponibili impiega un’ora e 20 minuti. E nessuna novità a breve si prospetta all’orizzonte.
Un commento
Il problema italiano sono la burocrazia, la corruzione e i raccomandati dei partiti che siedono sulle poltrone più importanti delle società a partecipazione pubblica..esempio trenord