C’è un grande cuore che batte a Como, anche – se non soprattutto – nei momenti di emergenza come questo. Un esempio limpido viene dall’Associazione dei Costruttori Edili della provincia di Como e dalle sue imprese, che indipendentemente da quanto stabilirà il governo, hanno deciso volontariamente di sospendere le attività nei cantieri per tutelare la salute dei propri collaboratori e contribuire a contenere la diffusione del virus.
“E’ un’azione di responsabilità sociale – afferma il Presidente dei costruttori comaschi Francesco Molteni – perché l’impresa ha anche una funzione sociale! E, in un momento così drammatico, non possiamo tirarci indietro, per il bene dei nostri dipendenti e di tutta la collettività”.
Le disposizioni in materia di salute e sicurezza emanate fino ad ora difficilmente possono applicarsi ai cantieri che, quindi, rischiano di non essere luoghi di lavoro sicuri, tema che effettivamente ha innescato aspri dibattiti nelle ultime ore. Ance Como ha dunque fatto una scelta di responsabilità.
“Mi fa molto piacere – continua Molteni – che in ventiquattr’ore, un rapido sondaggio della nostra associazione tra le imprese iscritte abbia ottenuto centinaia di risposte che al 99% confermano questa scelta. Non era un esito scontato, soprattutto considerando il fatto che il settore in crisi da 12 anni vede molte aziende ancora in grande difficoltà”.
E non è finita, perché Ace Como donerà anche un totale di 60.000 euro – 20.000 a testa per Valduce, Sant’Anna di Como e Fatebenefratelli di Erba – che in provincia assistono i pazienti affetti da Coronavirus.
“È giusto che, in quest’emergenza straordinaria, l’associazione dia un sostegno concreto e dimostri grande senso di responsabilità – conclude Molteni – Attendendo che il governo stabilisca le indispensabili coperture a imprese e lavoratori, noi ci fermiamo per fermare il virus”.
Un esempio vero, concreto, solidale che da Como dovrebbe raggiungere tutta Italia.
