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Ecco l’aula bunker di Como: doveva ospitare i processi contro la mafia, mai usata. Sarà la Motorizzazione

Trentasei anni dopo la costruzione, l’aula bunker di Como, accanto al carcere del Bassone, dove avrebbero dovuto avere luogo i grandi processi alla mafia e dove invece non è mai risuonata una sola arringa o una sola sentenza, cambia completamente natura.

L’edificio, la cui realizzazione terminò nel dicembre del 1985 e da allora non è mai stato utilizzato, diventerà infatti la sede delle Motorizzazione di Como, che lascia dunque via Tentorio. Valore dell’operazione, 2 milioni e 100mila euro circa per una superficie complessiva dell’intero compendio di oltre 9mila 800 metri quadri.

Inutile dire che lo stato manutentivo/conservativo dell’aula bunker è pessimo, sempre in considerazione del fatto che non è praticamente mai stata utilizzata. Per fortuna, almeno, nel 2015 sono stati completati i lavori di rimozione dell’amianto dalle coperture.

Dalle analisi dell’immobile per l’operazione-Motorizzazione sono emerse “infiltrazioni di acqua dalla copertura con notevoli incrinature e lesioni in molti ambienti dell’immobile, probabilmente dovute ad un cedimento di una parte di fondazione per effetto dell’acqua”.

Ad ogni modo, ieri del tema si è occupato anche il consiglio comunale di Como per un adeguamento urbanistico in relazione al piano dei servizi.

Per quanto riguarda il futuro, ovvero la trasformazione dello “scatolone inutilizzato” nella futura Motorizzazione, ecco qualche dettaglio:

• n. 58 posti auto, eventualmente ampliabili;
• piazzale per esami motocicli delle dimensioni di 81,5×27 metri;

• realizzazione dell’area per le revisioni di dimensione 14,30×30 metri;
• ingresso con zona ristoro per 45 metri quadrati;
• n. 45 postazioni di lavoro di cui 3 per responsabili per circa 610 metri quadrati;
• n. 12 postazioni front-office con spazio retrostante ad uso deposito temporaneo
(pratiche lavorate da archiviare/in lavorazione);
• 5 postazioni lavoro pratiche front-office;
• spazio utenza da 55 posti per 80 metri quadrati;
• spazi ad uso archivio per complessivi 391 metri quadrati, eventualmente
soppalcabili;
• aula esami da 25 posti per 60 metri quadrati e sala d’attesa con 16 posti per 34
metri quadrati;
• blocco costituito da 4 servizi igienici complessivi uomo/donna ad uso dipendenti;
• blocco costituito da 6 servizi igienici complessivi uomo/donna, di cui 1 per disabili,
ad uso utenza esterna;
• Servizi igienici/spogliatoio ad uso dipendenti dell’area revisioni;
• stanza ced;
• sala ristoro dipendenti di 20 metri quadrati;
• sala riunioni di 21 metri quadrati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 Commenti

  1. Concordo col sig. Nessi. Sono una dipendente della motorizzazione e se questo stabile ha tutte queste carenze strutturali…. va bene che” chi per la patria muor vissuto è assai”, ma vorrei almeno andare in pensione.
    E cmq è scomoda e troppo fuori dal mondo per dipendenti e utenti.

  2. si,ma quell’edificio, secondo me, avrebbe invece dovuto essere lasciato al Ministero di Grazia e Giustizia, dico all’Amministrazione Penitenziaria del Carcere di Como, per molte cose; laboratori per far lavorare chi stà trascorrendo per pagare errori di vita, in quel luogo;per creare spazi per attività ricreative e sportive; creare dei luoghi per far vivere a persone che lasciano al Bassone, un periodo di reinserimento nella Società.( un mini housing sociale).
    Dare quel luogo alla Motorizzazione, non é una scelta attenta al sociale e alla solidarietà.
    Nessi Luigi

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