Come noto la Legge di Bilancio 2022 approvata in via definitiva dal parlamento il 29 dicembre scorso, prevede un incremento delle indennità di funzione dei sindaci dei Comuni capoluogo sede di città metropolitana e dei Sindaci dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario in una misura percentuale, proporzionata alla popolazione, al trattamento economico complessivo dei Presidenti delle Regioni (attualmente pari a 13.800 euro lordi mensili).
Per le città capoluogo di Regione e di provincia con più di 100mila abitanti l’aumento sarà dell’80%. Fino a 100mila abitanti sarà del 70%. Stipendio in crescita del 45% per i sindaci di Comuni non capoluogo inferiori ai 50mila abitanti, del 30% da 10.001 a 30mila; del 29% da 5.001 a 10mila abitanti, del 22% per i sindaci con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti e del 16% per i sindaci dei Comuni più piccoli, con una popolazione che arriva sino a tremila abitanti.
Inoltre, anche le indennità di funzione di vicesindaci, assessori e presidenti dei Consigli comunali vengono adeguate alle indennità di funzione dei corrispondenti sindaci con specifiche percentuali. L’ammontare di queste indennità è attualmente proporzionale a quella dei Sindaci, in una misura che varia in rapporto demografia dell’ente locale: dal 15 al 75% per il vicesindaco, dal 10 al 65% per gli assessori, dal 5 al 10% per il presidente del Consiglio comunale per i comuni fino a 15.000 abitanti mentre per quelli con popolazione superiore è corrisposta un’indennità mensile di
funzione pari a quella degli assessori dei comuni della stessa classe demografica.
Oggi la questione è planata anche nella giunta Landriscina a Como. L’esecutivo ha scelto di viaggiare sui minimi previsti (d’altronde le elezioni sono vicine). Fa sapere l’amministrazione in una nota: “La giunta comunale ha recepito oggi l’adeguamento dell’indennità di funzione del sindaco, degli assessori e del presidente del consiglio comunale in base alla legge di bilancio 2022, approvata in via definitiva dal parlamento il 29 dicembre 2021. La Legge prevede un incremento proporzionato alla popolazione e al trattamento economico complessivo dei presidenti delle Regioni. L’esecutivo di Como ha scelto di applicare la modalità graduale, con l’aliquota più bassa prevista per legge e l’attuazione dell’aumento pieno solo a partire dall’anno 2024”.
Interessasse, qui il documento Anci che spiega gli aumenti delle indennità (abbastanza tecnico ma digeribile):
nota-Anci-indennita-sindaci-legge-bilancio-per-il-2022
Un commento
Tutto va ben signora la marchesa, ma un giorno anche i cittadini si sveglieranno e si domanderanno perchè “l’adeguamento ISTAT per lavoratori e pensionati” è di pochi euro al mese mentre per i “colletti bianchi” si applicano altri parametri e stabiliscono aumenti del 70%?. Lavoro usurante? eppure a guadare i risultati non sembrerebbe. Certo la legge è legge ma la Costituzione, che alcuni ricordano solo quando fa loro comodo, parla anche di equità.