Ci risiamo, che sia di targa italiana, tedesca (come raccontavamo di recente) o svizzera come in questo caso è del tutto inammissibile e grave l’abuso, questo tipo di abuso in particolare. La segnalazione è di questa sera e arriva da una lettrice ( redazionecomozero@gmail.com o la pagina dei contatti) da via Raschi, strada che congiunge Borgo Vico vecchia con l’innesto viale Rosselli/viale Masia: ecco il mezzo di targa ticinese bellamente piantato su un posto per persone disabili. E infatti scrive la lettrice: “Doppietta ticinese, auto su posto disabili e in divieto di sosta. Inaccettabile”. Da ricordare come dall’altra parte del confine il deputato leghista Lorenzo Quadri conduca una battaglia senza quartiere ai divieti di sosta con foto alle auto di targa italiana (qui qualche cronaca).
Per chiudere in bellezza a pochi metri un’altra auto ticinese “semplicemente” in chiarissimo divieto di sosta.
3 Commenti
Ruota blocca i trasgressori. Possono poi spiegare perché non hanno rispetto per i disabili quando pagano la multa.
Per far comprendere cosa significa non potersi muovere liberamente , un bel chiodo in tutte e 4 le gomme e così lo stronzo di turno, italiano o svizzero, non parcheggerà più sui posti riservati ai disabili
Di evidente c’è che la repressione contro la sosta selvaggia non basta, servirebbero interventi più concreti non solo annunci.