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Avanti il vecchio: tra borse firmate e pezzi di design, il boom del mercato dell’usato a Como

E’ da poco passata la settimana del Black Friday, tradizione americana arrivata fino a noi che vede, immediatamente dopo la festa del Ringraziamento, un periodo di sconti folli tanto nei negozi fisici quanto in quelli online.

Il risultato? Anche a Como le vetrine sono state tappezzate di promettenti inviti a comprare a prezzi più o meno stracciati.

Senza contare chi non riesce a staccare il naso dal monitor su cui scorrono le offerte di Amazon. Sempre, a Como, però un commercio parallelo cresce e fiorisce rigoglioso. Sono diversi, infatti, i mercatini dell’usato diventati sempre più popolari tra i comaschi. Qui, riuso e riciclo sono le parole d’ordine e gli sconti ci sono tutto l’anno.

Il “Cercatrova”, negozio collegato all’associazione Borea, poco dopo le 18 è in pieno stato di fermento. Signore di età diverse passano in rassegna gli scaffali colmi di antichi servizi di porcellana o gli appendiabiti che tengono appese una gran quantità di pellicce. Una famiglia sudamericana cerca degli abiti da bambino. Maria, Nerina e Carlotta, che scherzando si definiscono “le miss”, sono tre vispe pensionate che dopo aver lasciato il lavoro si sono dedicate al volontariato nel negozio, aperto ormai sette anni fa.

“Siamo rimaste incredibilmente sorpresi dalla generosità dei comaschi e delle loro donazioni – spiega Nerina, ex sarta modellista che non risparmia consigli su come modificare il taglio di un vestito – se all’inizio i clienti erano stranieri che potevano spendere poco, adesso abbiamo ragazze e ragazzi giovani che vengono da noi per vestirsi con capi anni ‘60 o ‘70, proprio come all’estero dove questo tipo di commercio è molto diffuso”.

La fortuna del negozio è tale per cui i due locali non sono abbastanza, dice Nerina: “Siamo molto contente di come sta andando. Se avessimo più spazio vedremmo anche di espanderci”. Anche la cooperativa “Si può fare” che gestisce due negozi dell’usato, a Como e a Camerlata, registra una crescente popolarità degli oggetti di seconda mano. “I nostri clienti cercano il risparmio economico ma anche il rispetto dell’ambiente e il contrasto al consumismo – spiega Marco Servettini, resonsabile della cooperativa – alla fine allunghiamo la vita alle cose”.

Qualche centinaio di metri più in là, a Mercatopoli, in via Carloni, Daniela Fornia, con le socie Natalia e Cecilia, custodisce una piccola caverna dei tesori aperta nel 2003, quando, almeno in Italia, l’usato non era così “cool”. “

Non immagini le cose di valore che la gente butta via ogni giorno nella fretta di svuotare casa della mamma o della nonna” esclama Daniela. E in effetti il negozio custodisce piccole gemme che brillano come mobili di design, gioielli preziosi, borse di Gucci e scarpe di Fendi e, ancora, lenzuola di cotone bianchissimo e servizi in porcellana con filo d’oro.

“Molte cose sono state salvate all’ultimo dalle automobili dirette in discarica – ricorda la proprietaria – una volta sono riuscita a salvare una lampada di Castiglioni. Il proprietario non aveva idea di cosa fosse e aveva già buttato la gemella. Non ho avuto il cuore di dirgli quanto poteva guadagnare”.

Secondo Daniela chi butta con troppa foga non si rende conto del valore intrinseco e inestinguibile degli oggetti di una volta: “Non siamo più abituati a comprare merce che tra vent’anni avrà lo stesso valore. Alla fine il segreto per arredare una casa è proprio questo: circondarsi di cose belle che durano”.

A giudicare dal viavai di persone che curiosano tra gli scaffali del negozio, però, sempre più consumatori riconoscono il valore dell’usato. Lasciamo Daniela alle ultime clienti della giornata ma non senza chiedere dell’articolo più venduto.

“I comaschi si dividono in due gruppi: chi butta e chi compra un oggetto particolare – dice Daniela con il mistero nella voce di chi racconta un fenomeno senza averne precisamente capito l’origine – la pesciera. La pentola per il pesce. Arrivano in grandi quantità ma vengono comprate subito”.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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