I frontalieri non dovranno presentare un test sul Coronavirus negativo per poter entrare in Svizzera a lavorare. La conferma è arrivata questa mattina nel corso della conferenza stampa svolta a Berna.
A ufficializzare l’esenzione dei frontalieri dall’obbligo del test PCR molecolare è stato il ministro della Salute Alain Berset poiché “non è possibile testare così tante persone ogni giorno, sarebbe molto complicato a livello organizzativo”.
Diverso, invece, il caso di tutte le altre persone che entreranno in Svizzera arrivando da uno Stato con rischio elevato di contagio. Da febbraio, all’ingresso in Svizzera, si dovrà presentare un test PCR molecolare negativo eseguito non più di 72 ore prima. Resterà l’obbligo della quarantena se si arriva da un Paese a rischio, con la possibilità di mostrare al settimo giorno un test negativo e accorciare la quarantena stessa.
Per chi arriverà in aereo, il test PCR negativo va presentato prima dell’imbarco.
Infine, per gli svizzeri e restando sempre in materia di test, Berna coprirà i costi per le persone asintomatiche così da invogliare la popolazione a ricorrere ai tamponi.
Un commento
certo che sti Svizzeri.. ‘tamponi a tutti (e in particolare ai frontalieri..)!’..e poi lasciano scorrazzare per mezza nazione un infetto con variante inglese.. compliment. .