Dopo l’ultima assemblea pubblica (l’abbiamo documentata qui, con video e intervista) la Bocciofila di Como non si ferma e organizza nuovi appuntamenti per dire no allo sfratto arrivato dal Comune la scorsa estate. Il 30 ottobre alle 17.30 nuovo incontro per pianificare l’attività dei prossimi mesi. Ecco quanto fanno sapere in una nota che non risparmia toni duri contro sindaco e amministrazione:
La città di Como rischia la desertificazione sociale e culturale a causa di un’amministrazione che sta progressivamente chiudendo tutti gli spazi destinati ai comaschi e non ai turisti.
A poco a poco le associazioni impegnate da anni sul territorio sono state scacciate dai luoghi simbolo di democrazia e partecipazione con motivazioni assurde. Ad associazioni senza scopo di lucro viene chiesto di sostenere spese impossibili, considerando i singoli bilanci che sono miseri.
La Bocciofila combattenti e reduci rappresenta la punta dell’iceberg. Dozzine sono i gruppi che hanno dovuto e dovranno rinunciare alle attività.
Il sindaco non ha mai aperto alcun confronto, ha solamente offeso e dileggiato cittadini che hanno come unica colpa quella di agire a fin di bene, contro il degrado e in maniera del tutto disinteressata al profitto. Democrazia significa rispetto per tutte e per tutti, altrimenti diventa dittatura della maggioranza, una democratura.
Lunedì 23 ottobre si è tenuta nei locali della Bocciofila un’assemblea tra diverse associazioni che hanno offerto la propria disponibilità per organizzare nelle prossime settimane una serie di eventi ludici, sportivi e culturali destinati alla cittadinanza.
Le comasche e i comaschi capiranno che realtà come la Bocciofila sono un patrimonio insostituibile.
LUNEDÌ 30 ottobre alle 17,30 nei locali della Bocciofila in via Balestra si terrà una riunione aperta a tutti e tutte per programmare le iniziative delle prossime settimane.
Contro il sindaco Superman arrivano gli Avengers!
2 Commenti
A me sembra che si stia sfiorando il ridicolo con la strumentalizzazione politica della Bocciofila. La struttura è da anni “abbandonata a sé stessa” e il contratto scaduto, dov’erano fino a ieri tutti questi interessati?
Vero, quelli che ora siedono accanto ai pensionati dovevano a suo tempo preoccuparsi di rinnovare il contratto e adeguare la struttura!