“La ferita è ancora aperta, sarà rimarginata solo quando inaugureremo il padiglione nuovo. Ma l’affetto enorme che ci ha circondato è stato straordinario”. E’ passato quasi un mese esatto dal rogo che nella notte tra il 7 e l’8 agosto scorsi divorò un intero capannone del canile della Valbasca causando la morte di 5 cani e danni irreparabili alla struttura. Eppure il responsabile del canile e presidente della sezione comasca dell’Enpa, Marco Marelli, può tornare a sorridere.
“L’incubo di quei giorni non passerà mai – premette – però la solidarietà che abbiamo trovato a Como, ma che in realtà è arrivata da ogni parte d’Italia, è stata stupefacente. Sapevamo che molta gente ci vuole bene, ma davvero non immaginavano che potessero essere così in tanti. Abbiamo ricevuto donazioni e aiuti dall’estero, da molte regioni d’Italia e ovviamente da tantissimi comaschi che ci sono stati sempre vicini. Alcuni hanno preso i cani rimasti senza le gabbie per aiutarci e tenerli solo qualche tempo. Molti li hanno tenuti”.
Affetto, calore umano, prima di tutto. Ma per poter ricostruire l’intera ala resa inservibile dall’incendio servivano naturalmente anche risorse economiche. E anche in questo caso, l’esito delle donazioni è stato strabiliante.
“Non ho ancora il conto esatto, ma dovremmo essere attorno ai 200mila euro, una cifra davvero grande – racconta Marelli – C’è stato chi ha contribuito con cifre importanti ma anche anziani che pur facendo fatica ad arrivare alla fine del mese sono venuti di persona a portarci 5 o 10 euro pur di aiutarci. E poi i social network: anche da lì sono arrivati tanti fondi, per una volta si sono rivelati strumenti utilissimi”.
In Valbasca, dunque, si è pronti per la ricostruzione. “Sì – conferma Marelli – Manca ancora una perizia e qualche aspetto burocratico, ma a breve cominceremo i lavori. Il capannone bruciato sarà demolito completamente, le macerie e gli oggetti bruciati saranno smaltiti e la struttura verrà ricostruita completamente nuova”.
“Miglioreremo dove possibile anche le parti esistenti e rimaste attive, ad iniziare dal sistema antincendio. Ovviamente daremo conto delle spese e dell’impiego dei fondi – aggiunge Marelli – Sarà tutto trasparente e nulla sarà accantonato o sprecato. Questo mi preme dirlo, perché tutti coloro che ci hanno aiutato devono avere la certezza che i fondi saranno spesi per il bene dei cani e per rilanciare l’attività del canile”.
L’obiettivo? Inaugurare entro Natale. “Sarebbe il regalo più bello. Per noi, per i cani e per chi ci è stato così vicino”.