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Caos bus a Como, sindacati all’attacco: “Asf dia i numeri reali delle malattie e dei no green pass”. Domani il vertice in Confindustria

Da giorni documentiamo le enormi difficoltà registrate dagli utenti dei bus a Como. Corse saltate, studenti lasciati a piedi, cittadini furibondi, le segnalazioni non si contano (qui tutte le cronache).

Venerdì scorso, 15 ottobre, Asf parlava di 160 corse saltate evidenziando come il disservizio fosse causato da “malattie raddoppiate per effetto del green pass“. Altra la posizione dei dipendenti, arrivata giusto ieri giornata peraltro di altri enormi disagi: “Tagliati i premi dopo rinunce e sacrifici. Non siamo fannulloni“, hanno scritto.

Sempre ieri Asf ha contrattaccato: “Lunedì 41 assenze per malattia – ha scritto l’azienda – 13 per green pass. Solo 5 i permessi“.

Il punto ambiguo nella questione in questi giorni è molto chiaro: assenze e malattie sono legate a una sorta di astensione legata alle trattative su premi di risultato e assunzioni, oppure, a chi, tra i dipendenti, rifiuta il green pass? Sembrano in questo senso opporsi due letture contrastanti.

Intanto oggi intervengono duramente i sindacati in vista del vertice convocato domani sul tema in Confindustria con una lettera inviata per conoscenza anche al prefetto di Como, Andrea Polichetti.

Scrivono Cgil, Cisl, Uil e le Rsu: “Le Segreterie Territoriali e la Rsu, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dall’Azienda ASF Autolinee, riguardante nello specifico l’aumento sproporzionato dell’utilizzo dell’istituto della malattia da parte del personale ASF, chiedono di riceve nell’incontro del 21 ottobre dati dettagliati deposito per deposito per le giornate dal 11 al 19 ottobre e relativo report 2020“.

E ancora: “Inoltre chiediamo quanti lavoratori hanno dichiarato dal giorno 15 di non essere in possesso di green pass, poiché i dati che sono a nostra conoscenza non coincidono con le Vostre dichiarazioni rilasciate ai mezzi di stampa. Dichiarazioni che mettono in cattiva luce il personale di Asf rispetto all’opinione pubblica in generale e in particolare della cittadinanza comasca. Stando a quanto riportatoci dai lavoratori, tali dichiarazioni suscitano nell’utenza una particolare attenzione aumentando il rischio di aggressioni durante il servizio al personale di Asf. Se tali dati non saranno veritieri valuteremo eventuali percorsi da seguire in tutela dei diritti dei lavoratori”.

“Studenti minorenni lasciati a piedi. Ore senza bus”. La rabbia di genitori e utenti per le corse Asf saltate

 

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Un commento

  1. gli autisti avranno tutte le loro buone ragioni ma chi si deve recare a scuola o al lavoro come la sottoscritta e non sa mai quando potrà salire sul bus urbano perché non passa o, se passa e non e nemmeno al completo, saluta e prosegue saltando la fermata…. un giorno può capitare ma ormai è più di una settimana che la situazione è tale e francamente è vergognoso!!!!!

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