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Caos bus, la Prefettura: “Problemi organizzativi, assembramenti, pochi autisti, alcuni senza green pass. Asf verifichi le linee”

I disagi ci sono, eccome. Lo certifica anche la Prefettura di Como. Parliamo di bus e delle centinaia di segnalazioni arrivate in queste settimana. Evidentemente l’accordo azienda-personale-sindacati raggiunto il 25 ottobre non è servito a risolvere il problema. O pure e meglio: il problema non era solo la tensione coi lavoratori ma qualcosa di più profondo, precedente e successivo.

Lo certifica con assoluta e estrema chiarezza un comunicato arrivato da via Volta che merita di essere letto integralmente e con attenzione:

Sono pervenute e pervengono tuttora alla Prefettura varie segnalazioni relative a disservizi del trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano, registratisi a decorrere dal 25 ottobre u.s., a seguito del ripristino del turno unico di ingresso nelle scuole secondarie di secondo grado di Como e provincia.

Alcune di queste segnalazioni sono state riprese dagli Organi di informazione, che hanno riportato le dichiarazioni rese da alcuni genitori in merito al presunto sovraffollamento dei mezzi (che in alcuni casi non avrebbero consentito la salita degli studenti o non si sarebbero fermati), a ripetuti ritardi, alla scarsa frequenza delle corse e a corse saltate.

La questione – che assume rilievo anche in considerazione di inopportuni assembramenti determinatisi presso le principali zone di salita/discesa degli studenti e nei luoghi di partenza e arrivo dei bus – è stata al centro di una specifica riunione tenutasi stamattina in Prefettura, alla quale hanno preso parte i referenti dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco e Varese e di ASF Autolinee S.r.l.

Nell’occasione, pur dandosi atto delle note criticità viabilistiche che interessano l’area del capoluogo e la cintura urbana e dei perduranti problemi organizzativi di Asf che condizionano la piena regolarità del servizio di autotrasporto – correlati, oltre che al limitato coefficiente di riempimento dei mezzi, all’indisponibilità di un congruo numero di autisti, nonché all’assenza e/o al mancato possesso del green pass da parte di alcuni di loro – è stata richiamata l’attenzione dell’azienda sulla necessità di procedere ad un’accurata verifica della situazione esistente su tutte le principali linee e, in particolare, sulle linee C10, C20, C52, C62, C74, C50, C11, C1, C6 e C8, in modo da accertare se i disservizi segnalati riguardino in via prevalente o esclusiva uno o più istituti scolastici, se gli stessi attengano prevalentemente all’ambito urbano ovvero a quello extraurbano e se siano concentrati in corrispondenza dell’ingresso o dell’uscita degli studenti dalle scuole.

Contestualmente è stato chiesto ad ASF di curare in modo più puntuale e tempestivo la comunicazione con l’utenza, anche mediante pubblicazione sul proprio sito di ogni utile informazione in ordine all’effettivo livello di riempimento dei mezzi in relazione alle singole corse e ai punti di maggior carico monitorati, segnalando preventivamente l’eventuale soppressione di corse o la modifica di corse già previste.

Infine è stato rammentato che la pianificazione concordata in sede di tavolo prefettizio di coordinamento scuola-trasporti, per l’avvio e la prosecuzione del nuovo anno scolastico, deve essere improntata sempre e comunque a ragionevole flessibilità, in modo da adeguare il servizio alle effettive esigenze, anche mediante inserimento di corse aggiuntive che dovessero rendersi necessarie.

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