Continua la battaglia tra Associazione Carducci e Comune di Como, questa volta con due “punti” segnati a favore dei primi. Si tratta di due provvedimenti del Tar di Milano che di fatto frenano ancora una volta ulteriori sgomberi da parte di Palazzo Cernezzi.

“Il primo, visto che lo sgombero fu iniziato qualche ora dopo il provvedimento del collegio del Tribunale di Como che si era limitato a dichiararsi non competente senza entrare nel merito della vicenda, inibisce al Comune di Como di toccare e/o rimuovere qualsiasi oggetto appartenente all’Associazione posto al civico 5” spiega l’avvocato Massimo Forgione.

“Il Tar non ha potuto sospendere lo sgombero sul civico 5, pur essendoci il fumus, solo perchè il Comune aveva posto in essere immediatamente l’azione di sgombero – prosegue – Se la cosa non fosse stata così repentina molto probabilmente anche detto sgombero sarebbe stato sospeso”.

Il secondo provvedimento – visto che l’azione non vi è ancora stata – sospende lo sgombero al piano terra del civico 7.

“A gennaio – conclude Forgione – vi sarà l’udienza che coinvolgerà tutta la struttura (e non solo quella oggetto di sospensiva”.

Viene inoltre ribadito dal legale che che “alcuno nel merito ha mai detto che il Comune di Como avesse ragione nel riprendersi l’immobile.

In realtà il Tribunale di Como fino ad ora – nel merito – aveva forse evidenziato altro (ecco lo sospensive) ma solo per una questione procedurale – e non nel merito – si è passati al Tar come evidenziato dal collegio”.