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Caro carburanti, sabato a Como e Lecco le manifestazioni degli autotrasportatori. Colato: “Costi insostenibilI”

Caro carburanti: gli autotrasportatori manifestano. A Como e Lecco, come in gran parte d’Italia sabato 19 marzo gli addetti del settore, tra i più colpiti dall’aumento indiscriminato dei prezzi, scenderanno in strada. Nessuna volontà di fermare il settore ma la necessità di far capire l’impossibilità, ormai prossima, nel proseguire a fornire il servizio. Fatto questo che si traduce, come sta già accadendo in molte città, in scaffali dei supermercati vuoti e difficoltà nel reperire i beni di prima necessità.

“Non si vuole assolutamente bloccare il settore, soprattutto in un momento difficile come quello attuale – spiega Giorgio Colato segretario regionale della federazione autotrasportatori italiani – Ma solo evidenziare la necessità di interventi. Ormai in molti casi gli autotrasportatori non compiono il lavoro perché consegnare le merci, con tutte le spese connesse a partire ovviamente dal carburante, alla fine è più dispendioso rispetto al guadagno”. Sabato dunque si scenderà in strada.

Intanto martedì 15 marzo si è svolto a Roma un incontro tra L’unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci (Unatrans) e il viceministro delle Infrastrutture e mobilità, Teresa Bellanova per affrontare il tema.

“Sul tavolo c’è un pacchetto di proposte. Ad oggi dal ministero dei trasporti non ci sono proposte su compensazioni per il caro carburanti. Sulla questione gasolio la vice ministra ci ha annunciato che la riposta alla categoria sarà data da un provvedimento generale del Governo di cui non si conosce l’entità effettiva. Dovrebbe trattarsi di una riduzione generale del costo del gasolio di 15 centesimi. Per fermare la speculazione in atto, abbiamo chiesto di attuare dei controlli serrati oltre a fissare per decreto un tetto al prezzo del gasolio. Non abbiamo firmato alcun accordo ma il tavolo resta aperto permanentemente. Sabato sono confermate le nostre manifestazioni/assemblee per confrontarci con la categoria e anche per protestare contro le speculazioni sul prezzo e sulla carenza del canale extra rete”, fa sapere l’Unatrans.

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