E’ un’ordinanza di 19 pagine quella emessa ieri dal tribunale di Como con il giudice Agostino Abate. Parliamo ancora del caso dell’associazione Carducci e dei locali di viale Cavallotti che il sindaco Alessandro Rapinese vorrebbe liberare per far spazio al Conservatorio. Ma sembra proprio che così non sarà, nell’ultimo capitolo giudiziario il togato è chiarissimo accogliendo il ricorso del sodalizio che si è opposto al Comune.
Ecco la conclusione della sentenza:
Accoglie il ricorso;
respinge ogni altra domanda; conferma definitivamente i provvedimenti cautelari emessi in data 28 ottobre e 20 novembre 2024; ordina al Comune di Como:
– di cessare da qualsiasi attività che cagioni molestia e/o turbativa all’Attività dell’Associazione Giosuè’ Carducci Pro Cultura Popolare, in particolare di non procedere ad attività di sfratto o di sgombero, a danno dell’Associazione suddetta degli immobili siti in via Cavallotti civici 5 e 7;
– di dare esecuzione all’impegno assunto con l’atto di donazione onerosa del 13 febbraio 1930 concordando con l’Associazione suddetta il regolamento per l’uso delle aule necessarie per la tenuta dei corsi;
– di coordinare preventivamente con l’Associazione, con il suddetto regolamento, la presenza di altro ente o associazione per l’uso di detti immobili considerando questi ultimi quali sostituti dell’Istituto Magistrale, originariamente individuato come beneficiario di determinati spazi; condanna il Comune di Como al pagamento, a titolo di rifusione delle spese di lite, a favore dell’Associazione ricorrente della somma complessiva di euro 7.500 oltre la maggiorazione del 15% per spese forfettarie, spese documentate e oneri di legge.
Ed ecco le reazioni politiche che sono seguite: