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C’è un fiume (che diventa torrente) da salvare: maxi alleanza tra la Svizzera e Como, 840mila franchi per curarlo

Risanare l’erosione di fondo del fiume Breggia (fiume in Svizzera che diventa torrente in Italia) e consolidare opere idrauliche ammalorate. Questo il duplice obiettivo dell’intervento deciso dalla Giunta regionale lombarda che ha approvato, su proposta congiunta degli assessori Gianluca Comazzi (Territorio e Sistemi verdi) e Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Utilizzo risorsa idrica e Rapporti con la Confederazione elvetica)  un cofinanziamento apposito.

Tra gli interventi previsti anche una briglia e un muro d’ala, in località Pizzamiglio, al confine tra il Comune di Como e la municipalità svizzera di Vacallo.

L’area interessata si trova lungo un tratto del fiume particolarmente delicato dal punto di vista morfologico, dove l’accesso tecnico più efficace risulta essere quello dal versante elvetico. Per questo motivo l’intervento sarà interamente realizzato dal Consorzio Manutenzione Arginature del Basso Mendrisiotto, che si è reso disponibile a operare anche sul lato italiano.

“Con questa operazione – ha detto Gianluca Comazzi – Regione ribadisce l’impegno concreto nella salvaguardia del territorio, anche nei contesti di confine. Il fiume Breggia è un elemento cruciale per l’equilibrio idraulico dell’area: agire in modo integrato con le autorità svizzere è stata una scelta dettata dalla logica e dall’efficienza. Grazie al coordinamento dell’Ufficio territoriale regionale di Como, sarà inoltre garantita una gestione accurata sia delle fasi esecutive che della rendicontazione economica”.

“Questo importante sostegno alla manutenzione straordinaria del fiume Breggia –  ha aggiunto Massimo Sertori – interessa i Comuni di Como, Maslianico e Cernobbio e la municipalità svizzera di Vacallo. Si tratta, infatti, di una cooperazione tra Lombardia e Cantone Ticino per la difesa del suolo, attuata dal Consorzio che ha anche progettato l’intervento. Il progetto rappresenta un efficace intervento di messa in sicurezza e un esempio virtuoso di gestione integrata della risorsa idrica su scala transfrontaliera. Un modello concreto di collaborazione tra territori che si inserisce in un quadro più ampio, fatto anche di progetti Interreg Italia-Svizzera e del lavoro della Comunità Regio Insubrica”.

Il costo complessivo dell’opera ammonta a 840.000 franchi svizzeri, totalmente anticipati dalla Confederazione Elvetica. Regione Lombardia parteciperà con 148. 763 franchi svizzeri (pari a 160.000 euro), che saranno erogati nel corso del 2025 tramite l’Ufficio territoriale regionale Insubria, responsabile della gestione amministrativa dell’intero processo.

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