La bancarella di frutta e verdura di via Luini, riferimento imprescindibile in città murata, è viva e vegeta. Se infatti a inizio 2025 hanno deciso di lasciare tre degli storici venditori da anni all’opera in questa zona del centro, ciò non ha portato alla scomparsa del banco che è da sempre – per la precisione da più di 50 anni – un riferimento e una presenza famigliare per i comaschi.
Non scompariranno dunque i banchi colmi di prodotti, come alcuni preoccupati cittadini avevano pensato nelle settimane scorse, perché a vendere frutta e verdura continuerà Pietro della Paganifrutta Snc.
Ed è proprio Pietro a raccontarci cosa sia accaduto. “Ho rilevato, a inizio anno, l’attività dei miei vicini e così ora sarò solo io, con l’aiuto di mia madre Angela, a mandare avanti il commercio e a garantire l’offerta variegata di prodotti che i comaschi sono da sempre abituati a vedere in questo punto del centro”.
In passato infatti l’attività di Pietro, la Pagani frutta Snc conviveva gomito a gomito con l’attività del Banchetto Snc e degli altri venditori.
“A gennaio, dopo che i colleghi hanno deciso, chi di andare in pensione chi di dedicarsi ad altro, ho rilevato la loro attività e ora dei due banchi ce ne sarà uno solo, il mio, con la denominazione di “Pagani Snc”, che deve il nome al fondatore Vincenzo Pagani, mio nonno, che ha iniziato nel 1958. Da allora abbiamo portato avanti questo lavoro con mio papà Ivan prima e ora con il sottoscritto insieme a mia madre”.
Dunque, non cambierà la visione colorata fatta di frutta e verdura di qualità che da sempre caratterizza la strada ma a cambiare, anzi a restare unico, è solo chi troverete a servire.
Incontrerete lui, Pietro, rimasto a gestire l’attività. E se chi ha deciso di mollare lo ha fatto anche perché è mancato un ricambio generazionale e perché sempre meno giovani sono attratti da questo mestiere che ha orari scomodi e un lavoro faticoso, con la sveglia che suona presto, Pietro invece rappresenta un’eccezione e anche quando lo abbiamo incontrato, in una giornata di vento e pioggia era regolarmente al suo posto.

“Confermo come si tratti di un mestiere che richiede sacrificio e tanto lavoro – ci dice Pietro – ma io ci credo, e per me è anche una “questione” di famiglia. Sono conscio della scelta fatta e dell’impegno necessario”, ci racconta anche se ovviamente è impossibile non farsi scappare una piccola smorfia quando racconta di come “tre volte alla settimana, mi sveglio alle due di notte per andare a Bergamo ad acquistare la frutta e la verdura che poi vedete esposta”. Da mettere in conto tante ora da passare dietro il banco e tanti sacrifici. “Lavoro dalle 12 alle 16 ore al giorno, è capitato anche 18 – dice Pietro – E poi, ovviamente non ci sono stagioni e quindi qui dietro il banco si prende freddo d’inverno e caldo asfissiante in estate”.

Su come siano cambiati i gusti alimentari dei comaschi Pietro, dal suo osservatorio privilegiato, è chiaro. “Non ci sono richieste particolari. La nostra clientela, così come la nostra offerta, segue molto la stagionalità e quindi sul banco ci saranno sempre prodotti in linea con i mesi dell’anno. Ovvio, se ci dovessero essere richieste particolari ci impegniamo per cercare di soddisfarle, purché non siano impossibili”.
Infine, una buona notizia: aumenta il consumo di frutta e verdura a livello italiano. Secondo il nuovo rapporto Coop per il 2025 l 31% degli intervistati intende aumentare l’acquisto di verdura e il 28% punta a consumare più frutta. Numeri che riflettono la crescente consapevolezza degli italiani sul legame tra benessere e alimentazione.