Ogni giorno, in coda con gli automobilisti e i tanti frontalieri diretti a lavoro oltreconfine, ci sono, ovviamente anche molti camionisti. Il cantiere nuovamente aperto sul tratto finale della A9, rappresenta un problema concreto. E, oltre al fastidio di rimanere bloccati quotidianamente, le ripercussioni si hanno poi anche lungo la viabilità ordinaria: ad esempio nelle vie Bixio o Bellinzona.
Ancora una volta, come già accaduto in occasione delle altre fasi di cantiere, la categoria degli autotrasportatori fa presente che “nuovamente ci troviamo a subire scelte fatte con soluzioni non concordate”, spiega Giorgio Colato, segretario regionale della Federazione autotrasportatori italiani Colato.
Da sempre critico, non ovviamente sulla necessità dei lavori da eseguire, ma sulle modalità, Colato ribadisce come “già in passato non siamo mai stati interpellati. E lo dico non perché a noi spetti la competenza di decidere i lavori, ci mancherebbe, ma per far comprendere che magari, avendo noi un’esperienza maggiore sul sapere individuare i momenti più adatti in cui intervenire, potremmo essere di supporto e non di ostacolo. Ormai ogni giorno sento molti autotrasportatori e le loro lamentele sono costanti”.