Vigilia agitatissima per l’assemblea dei soci di Como Acqua che giovedì 19 settembre dovrebbe eleggere il nuovo presidente della società che gestisce il servizio idrico in provincia di Como e serve 147 comuni. Tanto che la riunione, per quanto così importante, potrebbe pure saltare a causa delle tensioni che percorrono partiti e municipi. Va ricordato che il rinnovo del vertice si è reso improvvisamente necessario dopo l’addio decisamente anticipato dell’ex presidente Enrico Pezzoli, che dopo essere stato confermato per acclamazione nel marzo scorso, a inizio agosto ha rassegnato le dimissioni per un incarico all’Acea di Roma.
Inutile rimarcare come la scelta del presidente sia – da sempre – anche un atto molto politico, come peraltro dimostra la composizione del cda confermato a inizio anno nelle figure di Laura Santin (segretaria provinciale della Lega) e Alessandro Mogavero, nominato in quota Pd. L’ex presidente Pezzoli, invece, era dato come molto vicino all’attuale assessore regionale della Lega, Alessandro Fermi.
Tornando alla scelta del nuovo presidente, i rumors (comunque piuttosto centellinati) indicano tre possibili nomi in lizza: l’ex sindaco di Erba Veronica Airoldi, amministratrice di grande esperienza e con ruoli di spicco in società importanti quali Acsm, Villa Erba e Fondazione Lariofiere; Nicola Colicchio, già dirigente di spicco in Acinque dove è stato a capo degli Affari Generali (che include Ufficio Legale e Compliance, Affari Societari e Ufficio Gare) e infine Massimo Di Domenico, amministratore unico di Service 24, società a capitale pubblico che opera nel settore della gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana per i comuni di Albavilla, Albese con Cassano, Arosio, Brunate, Capiago Intimiano, Carugo, Erba, Inverigo, Lipomo, Mariano Comense, Montorfano, Orsenigo e Tavernerio.
Il punto è che in particolare su Airoldi – un passato nella destra comasca prima dell’approdo in Forza Italia ma da anni senza tessera di partito – si sarebbero scatenate le tensioni maggiori perché il nome sarebbe molto gradito alla Lega che però esprime già la vicepresidenza di Como Acqua con Laura Santin e alla cui orbita alcuni accostano anche la direttrice Giulia Cappellini. Troppo, secondo anche alcuni stessi alleati del centrodestra comasco. E questo sembra aver provocato lo stallo che rende un’incognita l’esito dell’assemblea dei soci di domani. Appuntamento che, senza una quadra politica e magari con qualche assenza strategica, potrebbe anche saltare, rinviando le decisioni a dopo le elezioni provinciali del prossimo 29 settembre, con un quadro politico riassestato e definito.