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Como, Alberto Capatti racconta i vegetariani d’Italia: “Ecco la loro storia”

Un viaggio affascinante nella storia del vegetarismo italiano: sabato 7 giugno alle 17.30, presso Sala Recchi in via Lambertenghi 41, lo storico della gastronomia Alberto Capatti presenterà il suo ultimo libro Vegetariani. La storia italiana. A dialogare con lui ci sarà Marisa Fumagalli, firma storica del Corriere della Sera.

Nel suo volume, Capatti, già primo rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ricostruisce con rigore oltre un secolo di storia vegetariana in Italia, a partire dalla nascita delle prime associazioni a Firenze nel 1905 e a Milano nel 1907. “Sono i sintomi di un sentire individuale che inizia a farsi collettivo per diventare, più di un secolo dopo, se non egemone almeno molto autorevole – ha spiegato Capatti – Oggi, infatti, rafforzata dalla ricerca in campo medico e dal sentire sociale in tema di cambiamento climatico, la parabola ha finito per consacrare il vegetarismo, in tutte le sue forme, a stile di vita moderno, non soltanto plausibile ma a volte consigliabile”.

Il libro racconta come, in un’Italia attraversata da guerre, industrializzazione e trasformazioni culturali, i vegetariani abbiano affrontato diffidenze e isolamento da parte dei regimi autoritari del Novecento. Dopo la guerra, il movimento rinasce con slancio pacifista, dando vita nel 1952 all’Associazione Vegetariana Italiana, tuttora attiva.

Studioso di alimentazione tra i più noti in Italia, Capatti ha diretto riviste come La Gola e Slow, è membro del comitato scientifico di CasArtusi e presidente della Fondazione Marchesi. Tra le sue opere più conosciute: Storia della cucina italiana (2014) e Piccolo atlante dei cibi perduti (2022).

L’incontro sarà un’occasione per riflettere sul rapporto tra cibo, società e storia. E per scoprire come la scelta vegetariana, oggi spesso legata a temi di salute e sostenibilità, affondi le sue radici in un passato sorprendentemente ricco.

 

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