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Como, canturino fa benzina all’Audi e paga con 20 euro falsi. In casa aveva una divisa della Polizia

Nel pomeriggio di ieri 12 aprile una volante della Questura di Como è intervenuta al distributore “Agip” via Ambrosoli a Como a seguito della segnalazione, da parte del benzinaio, di un pagamento effettuato con delle banconote presumibilmente false.

Una volta giunti sul posto gli agenti hanno appreso dal proprietario della stazione di servizio che, verso le 16.30 circa, si era presentato un cliente il quale, dopo aver fatto il pieno alla sua Audi A6 nera, aveva pagato in contanti con banconote da 20 Euro. Il gestore però, prendendo in mano le banconote, si era accorto che non erano genuine ed aveva immediatamente chiamato il 112 per chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine.

Gli agenti della Volante hanno quindi identificato il conducente dell’Audi, un canturino di 35 anni con alle spalle precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, alcuni dei quali specifici per lo smercio delle banconote false. Il 35enne ha ammesso le proprie responsabilità e, da una prima perquisizione eseguita direttamente sul posto, sia sulla sua persona che nell’auto, sono state rinvenute altre banconote false, con tagli da 100 e 20 Euro cadauna, per un ammontare complessivo di quasi 3 mila Euro.

La successiva perquisizione eseguita dalla agenti nell’abitazione di Cantù ha permesso di rinvenire e sequestrare altre banconote false degli stessi tagli, per un totale di oltre 21mila euro, oltre a denaro contante genuino per un importo di quasi mille euro, telefoni cellulari e carte di pagamento. È stata altresì trovata, in un armadio, una divisa della Polizia di Stato, verosimilmente utilizzata dall’uomo per compiere delle truffe, dati i precedenti specifici dell’uomo anche per questo tipo di reato. Tutto il materiale è stato sequestrato e verrà analizzato dagli investigatori per riuscire a delineare l’origine del traffico di così tante banconote false. Il 35enne canturino è stato così arrestato e, dopo gli atti di rito in Questura, su disposizione del P.M. è stato portato alla Casa Circondariale di Como.

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