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Como e le celebrazioni della Liberazione, Rapinese: “Abbiamo ereditato i valori di 80 anni fa”

Il fascismo finì proprio qui, sul lago“. È con queste parole forti e cariche di memoria che Sergio Simone, ex sindaco di Como e presidente del Comitato per le celebrazioni dell’80° della Liberazione, invita i cittadini a partecipare alle iniziative per l’anniversario del 25 aprile. Un’occasione unica per riscoprire, attraverso una mostra dedicata al Monumento alla Resistenza europea, le radici della nostra libertà, ricordare il passato e riflettere sul presente. L’esposizione, organizzata dal Comune di Como, dall’ANPI, dall’Istituto di storia contemporanea “P.A. Perretta” e dall’Archivio Gianni Colombo, sarà visitabile dal 24 aprile al 2 giugno in due sedi simboliche: Spazio Natta e Confindustria Como.

È importante valorizzare queste celebrazioni, nonostante si stia parlando di un evento accaduto ottanta anni fa, i valori che abbiamo ereditato rimangono e ci consentono di vivere una vita libera – ha spiegato il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – Grazie a quelle circostanze drammatiche oggi possiamo sfruttare tutti i benefici della nostra costituzione. L’unica cosa che mi dispiace è che non si potrà godere a pieno del nostro monumento a causa dei cantieri”.

“Con l’esposizione si intende valorizzare uno dei più importanti monumenti del territorio comasco, che verrà inserito anche tra le opere riconosciute dall’Unesco, e contribuire all’affermazione dei valori ideali che vi si rappresentano – ha aggiunto l’assessore alla cultura, Enrico ColomboMemoria e ammonimento: memoria delle sofferenze e dei tormenti patiti dai partigiani e dai deportati nei campi di concentramento e di sterminio: ammonimento perché quanto accaduto non debba tornare. Questa iniziativa non è solamente per dare importanza al monumento in sé, ma far riscoprire alla cittadinanza gli edifici storici di cui spesso ci si dimentica. Adesso, il passo successivo, sarà fare in modo che i cittadini stessi diventino custodi dei monumenti”.

Il ruolo del comitato per l’80° Anniversario

“Questa edizione è particolarmente importante, non solo perché si tratta di un anniversario importante ma anche perché non ho mai visto così tanta partecipazione e voglia di fare, da parte dell’amministrazione, delle associazioni e delle scuole – ha condiviso Sergio Simone, presidente del comitato per le celebrazioni  dell’80mo della liberazione – Grazie al contributo di tutti sono stati organizzati moltissimi eventi diversi: presentazioni di libri, rappresentazioni teatrali e musicali, tante iniziative sulla resistenza e avvenimenti di quell’epoca. Mi rincuora il fatto che le persone abbiano ancora la sensibilità sui valori della resistenza. Voglio fare un appello alla città, partecipate tutti il 25 aprile, per non dimenticare che il fascismo finisce proprio qui, sul lago. Voglio ringraziare in particolare le scuole e i ragazzi che hanno partecipato all’organizzazione, impegnandosi personalmente”.

Il contributo dell’archivio Gianni Colombo

La sezione allestita nello Spazio Natta, a cura di Marco Scotini, direttore scientifico dell’archivio Gianni Colombo, raccoglie molti materiali originali relativi al Monumento tra cui documenti, disegni progettuali e foto, oltre a presentare l’opera praticabile Bariestesia del 1975, assieme ad una serie di modellini in scala dei due progetti proposti da Colombo. “L’opera fu realizzata nel 1983 presso l’area dei giardini lungo la riva del lago, e solo nel 1979 viene formalmente affidata a Gianni Colombo. La posta in gioco era molto alta perché, a detta di Bertelli: nessun artista ambientale aveva fino allora eseguito un’opera pubblica e permanente e in un luogo cosi significativo. Nessuno in Lombardia, nessuno fuori dal recinto d’un museo, d’una galleria, d’una collezione. Per il progetto, Colombo scarta l’idea di un oggetto da contemplare, voleva infatti sconvolgere i sensi dei visitatori attraverso un tragitto destabilizzante da percorrere. L’artista lo ha concepito come un luogo di incontro collettivo, predisposto al dialogo: come se si trattasse di una potenziale assemblea. Il cuore dell’architettura sono le lettere dei condannati a morte della Seconda guerra mondiale, incise su lastre di metallo. A differenza di tutte le altre opere di Colombo il Monumento alla Resistenza europea, a livello sensoriale è come se fosse un movimento interrotto, sospeso. Non rappresenta il tema della Resistenza in una immagine, non la racconta come un fatto o un argomento ma crea per il visitatore le condizioni per cui possa darsi una percezione conflittuale del tempo“.

La seconda sede: Confindustria Como

La mostra non sarà limitata al Monumento, continuerà infatti nel salone di Confindustria, dove, su appositi pannelli, sarà illustrata la documentazione delle varie iniziative che, a partire dai giorni della Liberazione, sono state dedicate dalla città di Como al ricordo della Resistenza, fino all’inaugurazione del Monumento alla Resistenza europea nel 1983. L’ingresso è gratuito, e resterà aperta dalle 10 alle 18, dal martedì alla Domenica. Ci sarà anche uno spazio dedicato alla ricostruzione delle attività promosse dalla città di Como, in ambito locale e internazionale, per l’affermazione dei valori espressi nel Monumento, a partire dai temi della Pace e del disarmo dalle armi nucleari. Sono ricostruiti e documentati momenti significativi di questa attività quali ad esempio: l’adesione di Como al programma proposto dalla città di Hiroshima e Nagasaki per promuovere la solidarietà delle città per la Pace e la totale abolizione delle armi nucleari; l’organizzazione della 12 conferenza dei Sindaci d’Europa, tenuta nell’aprile del 1986 Villa Olmo; la 22 conferenza dell’esecutivo mondiale dei Sindaci per la Pace che si tenne sempre a Villa Olmo nell’aprile 1988; il conferimento nell’agosto 1987 da parte dell’ONU alla Città di Como dell’onorificenza di Città messaggera di Pace e le diverse iniziative che diverse amministrazioni della città, fino ai nostri giorni, hanno promosso nel campo della Pace e della solidarietà internazionale.

Le altre novità

Le novità non finiscono qui, infatti, sono sono previsti anche altri eventi collaterali alla mostra, primo su tutti, sabato 10 maggio si svolgerà una conferenza presso la Biblioteca di Como sul tema: Europa, europeismo e Resistenza. Relatori saranno gli storici della resistenza Mirco Carrattieri e Laura Bordoni. Parteciperà inoltre Alberto Castelli, prof. di Storia all’Università dell’lnsubria. Roberta Cairoli, direttrice del’Istituto di Storia contemporanea P. A. Perretta, coordinerà la conferenza. La mostra è realizzata anche grazie al patrocinio e al contributo di Fondazione Cariplo. Inoltre, vanta il patrocinio della Camera di Commercio di Comoe Lecco, della Provincia di Como, di Confindustria Como. È inoltre realizzata con il contributo e il sostegno di: Coop Lombardia, Camera del Lavoro territoriale di Como, SPI Cgil Como, Acli Como, 32 Comuni della Provincia di Como, Confcooperative Como, Confesercenti Como, Confcommercio Como, Associazione Compagnia delle Opere di Como, Banca Popolare di Sondrio, Ufficio scolastico Provinciale di Como, Teatro Sociale, Cna del Lario e della Brianza, Confartigianato Como, Conservatorio di Como, Cinema Astra di Como, Arci Xanadù e Arci Como,

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