“Trattativa ferma e nessun passo avanti concreto sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici: neppure l’ultimo incontro di martedì tra le segreterie generali di Fiom, Fim, Uilm e la rappresentanza di Federmeccanica è servito ad avvicinare le parti. Il mondo dell’industria resta sordo alle richieste dei lavoratori, nonostante l’alta adesione allo sciopero di gennaio”. Così si legge in una nota della Uilm del Lario.
Per questo le organizzazioni sindacali hanno chiamato ancora una volta alla mobilitazione proclamando un nuovo sciopero del settore che il 21 febbraio interesserà le tute blu delle province di Lecco e Como.
“Questo segnale è chiaro – rimarca Gabriella Trogu, segretario della Uilm Lario – i metalmeccanici rivendicano un CCNL che redistribuisca la ricchezza e tutela dei salari contro l’inflazione. La Piattaforma unitaria, presentata da Fiom Fim e Uilm, chiede una riduzione dell’orario di lavoro e un aumento di salario. Su questo, non si è mai parlato, Federmeccanica ha presentato una propria contro piattaforma”.
Nei territori di Lecco, Como la giornata del 21 febbraio prevede anche delle presidi sindacali: a Lecco davanti alla sede di Confindustria e in provincia di Como presso l’azienda Sisme.
“Lo sciopero del 21 febbraio – conclude Trogu- sarà un momento di unità e determinazione per chi, ogni giorno, sostiene il tessuto produttivo nazionale. Scioperare significa affermare il valore del lavoro metalmeccanico e ribadire che, senza diritti e tutele, non c’è futuro industriale né sociale per il Paese”.