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Como, i sindacati: “Sanzioni e richieste di pagamento da Ats ad anziani e disoccupati. Regione intervenga”

“Da oltre un anno anziani e disoccupati lombardi, anche in provincia di Como, stanno sopportando un inaccettabile disagio. Molti pensionati, disoccupati e lavoratori hanno ricevuto una comunicazione da parte di Ats Insubria per indebita fruizione di prestazioni sanitarie o di medicinali esenti da ticket”. E’ la denuncia arrivata in queste ore da Cgil, Cisl e Uil.

Spiegano: “Sono state infatti inviate migliaia di lettere e altre sono attualmente in spedizione, le Organizzazioni Sindacali hanno più volte richiesto a Regione Lombardia una proroga della normativa che esoneri i cittadini dalla sanzione amministrativa per il mancato pagamento dei ticket sanitari e che venga consentita la rateizzazione delle somme dovute”.

I sindacati sono durissime e parlano di “un’attesa estenuante, lunga esattamente 365 giorni che ha creato un limbo normativo nel quale sono costretti migliaia di cittadini lombardi. Era l’11 maggio 2021 quando il Consiglio Regionale approvava l’Ordine del Giorno n. 1823 che impegnava Regione Lombardia a deliberare nel primo provvedimento di legge utile un’ulteriore proroga”.

E ancora: “Si era diffusa la notizia che l’Assessore Moratti avrebbe preso l’impegno di emanare il provvedimento per esonerare i contribuenti dalla sanzione amministrativa entro la prima settimana del mese di maggio, invece nonostante le rassicurazioni sembrerebbe, (è d’obbligo il condizionale) possa essere presentato nella legge di assestamento di bilancio prevista per i mesi di giugno e luglio, ma nel frattempo cosa faranno i tanti pensionati e disoccupati a cui scadrà il termine dei 60 giorni per il pagamento? Li invitiamo a rivolgersi presso le nostre sedi per inviare una richiesta di revisione del provvedimento, che per gli effetti della vigente normativa blocca i termini della prescrizione”.

Infine: “Come organizzazioni sindacali abbiamo chiesto ad Ats Insubria la rateizzazione dei pagamenti, alla quale Ats ha risposto positivamente, ma lo riteniamo insufficiente in quanto non ancora stato verbalizzato. Alla regione Lombardia con il presidio previsto chiediamo con forza la sospensione dell’invio dei verbali fino a quando non avrà deliberato il provvedimento auspicato”.

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