Il Consiglio Comunale di Como chiude l’anno 2025 con una seduta decisiva, segnata da una doppia approvazione di fondamentale importanza per il futuro della città. Non solo regolamento dei bar (che ha ricevuto il via libera), ma anche la conclusione della trattazione del bilancio di previsione per il triennio 2026-2028, che ha ricevuto il via libera ufficiale dall’aula, definendo le linee guida economiche che accompagneranno l’amministrazione nei prossimi anni.
Il documento era stato presentato con un corredo di slide e dati analitici dall’assessore Monica Doria durante la seduta precedente.
La votazione ha ricalcato le divisioni dell’aula: la maggioranza ha sostenuto il provvedimento con voto compatto, permettendo alla manovra di diventare immediatamente esecutiva. Di segno opposto il parere delle opposizioni, che hanno espresso un voto contrario corale.
I rappresentanti di Lega, Partito Democratico (PD) e Forza Italia hanno mosso aspre critiche al testo, denunciando una presunta mancanza di prospettive strategiche e una carenza di programmazione a lungo termine per il capoluogo lariano. Nonostante i rilievi delle minoranze, il voto favorevole dell’aula ha sancito l’esecutività del documento contabile.
“Un documento povero quello presentato. Si parla di 18 milioni di investimenti per l’anno prossimo, poi a seguire 12 e infine 10. Poco per una città così ricca – ha detto Patrizia Lissi del PD – Un conto è stare attenti ai conti e alle spese un conto non investire soldi disponibili su tanti progetti importanti o di cui non si sa più nulla come il percorso disabili a Villa Olmo o il campeggio”.
Contrario anche la Lega che per voce di Elena Negretti ha sottolineato la “pochezza del documento, senza progetti e disegni per il futuro”. Un no ribadito anche da Paolo Tocchetti (ex consigliera della lista Rapinese da poco passata a Forza Italia
Il bilancio approvato per il triennio 2026-2028 mette in campo risorse per un totale di 197 milioni di euro. Il piano finanziario del Comune di Como si basa su una struttura di entrate e uscite molto definita:
Le Entrate previste:
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67 milioni di euro derivanti dal gettito di imposte e tasse;
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22 milioni di euro provenienti dalla vendita di beni e dall’erogazione di servizi;
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Circa 6 milioni di euro incassati tramite le sanzioni amministrative (multe).
Le Spese programmate: Sul fronte delle uscite, la parte più consistente è destinata alla spesa corrente per garantire il funzionamento della macchina comunale. Sono infatti stati stanziati 122 milioni di euro per l’erogazione dei servizi ai cittadini. Parallelamente, l’amministrazione ha previsto una quota destinata specificamente agli investimenti sul territorio, con l’obiettivo di intervenire su infrastrutture e progetti di sviluppo urbano.