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Como: “Il sindaco ricordi che niente è più paternalistico del decidere al posto dei giovani. Serve la Consulta”

Azione Como torna a porre l’accento sull’urgenza di dare voce ai giovani della città, ribadendo un convinto sostegno alla proposta di istituzione della Consulta Giovanile di Como (ricorderete anche l’inedita alleanza tra i giovani del Pd e di Forza Italia e la lettera al sindaco Alessandro Rapinese degli stessi Dem). Un progetto che il partito definisce “aperto e inclusivo”, auspicando una condivisione trasversale con diverse forze politiche, nella convinzione che – al di là delle legittime differenze ideologiche – questa rappresenti una battaglia di civiltà fondamentale per il futuro della comunità.

“Alle elezioni politiche del 2022 il 42% degli elettori tra i 18 e i 34 anni ha scelto di non votare. Un dato allarmante, che impone a chi fa politica di interrogarsi e di costruire strumenti reali di partecipazione”, spiega Alessandro Canova, segretario under 30 di Azione Como.

Secondo Canova, l’istituzione della Consulta Giovanile rappresenta l’unico strumento istituzionale realmente in grado di trasformare le istanze e le idee dei giovani in proposte concrete e durature per il bene della città. Un luogo privilegiato in cui i ragazzi possano crescere attivamente, confrontarsi costruttivamente, costruire reti di relazioni significative e sviluppare appieno le proprie potenzialità civiche e politiche.

“Il Sindaco può pensare che questa sia solo una polemica politica, ma se davvero ritiene di fare abbastanza per le nuove generazioni – aggiunge – dovrebbe ricordare che non c’è nulla di più paternalistico del decidere al loro posto cosa sia meglio, senza nemmeno ascoltarli”.

All’incontro promosso da Azione Como hanno partecipato anche i rappresentanti del gruppo dei Liberaldemocratici di Como e alcuni esponenti di Consulte Giovanili del territorio, a testimonianza di una volontà diffusa e condivisa a livello territoriale di costruire uno spazio realmente rappresentativo e incisivo per le nuove generazioni, superando le divisioni politiche.

Lorenzo Pedretti, segretario cittadino di Azione Como, ha concluso l’incontro con un appello: “È ora che la politica dia finalmente spazio e responsabilità ai giovani, che devono poter partecipare alla vita attiva della città. Una città che non ascolta i giovani è una città che invecchierà male”.

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