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Como, l’assurda odissea di 22 famiglie lasciate senza fibra: “Eppure basterebbe un’ora di lavoro”

Pur nel 2025, a Como città capoluogo esistono ancora zone dove avere la fibra è un miraggio o quasi. Caso esemplare quello affidato a Dday.it dal comasco Guido Prandin, professionista nonché amministratore del condominio in cui vive, che ha raccontato la sua odissea per l’accesso a internet in condizioni almeno decenti (per segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com).

Siamo in via Oltrecolle 23 per la precisione, zona dunque non centrale in senso stretto ma densa di abitazioni di pregio e attività economiche, nonché su una via di grande importanza per l’ingresso e l’uscita da Como. Eppure, avere la fibra in quello specifico condominio pare impossibile.

“Gli operatori – ha scritto Prandin – si rimpallano tra loro le responsabilità, addirittura Openfiber ci ha chiesto ed ottenuto la possibilità di agganciare la fibra via aerea ai pali Enel all’interno del condominio per dare la linea al civico a fianco. Anche su Google Maps si vede chiaramente il beffardo passaggio aereo della fibra sopra la proprietà “dimenticata” per portare il collegamento allo stabile a fianco”.

Ma ancora più surreali, per certi versi, le motivazioni addotte dai tecnici di Fastweb.

“Hanno fatto sapere che potrebbe trattarsi di un errore di mappatura – riferisce il professionista comasco tramite Dday – in sostanza quello che per loro sarebbe il tombino di riferimento per il passaggio, non è mai stato utilizzato, ma è stato utilizzato un altro a pochi metri di distanza quindi con numero di riferimento differente: per loro soltanto Telecom potrebbe sbloccare la situazione. Da un punto di vista prettamente fisico, sarebbe un lavoro di un’ora, il tempo di infilare 50 metri di cavo attraverso le condutture già presenti”.

“Nel frattempo – conclude Guido Prandin – 22 famiglie sono costrette nel 2025 a utilizzare una linea in rame… e da quanto ci è dato sapere, pur avendo contattato i vari gestori, difficilmente ne ricaveranno qualcosa. Da notare che i tombini della fibra sono disseminati sulla strada a un metro dalla proprietà con relativi corrugati pronti all’utilizzo. Nella foto (da Google Maps, ndr) il cavo di Openfiber che beffardo attraversa per gentile concessione la nostra proprietà”.

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