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Como, le panchine di Ico Parisi sul lungolago saranno 50 per 130mila euro totali. Le realizza la Sampietro di Lipomo

Saranno 50, costeranno 2mila euro l’una, saranno tutte modello “Como” sulla base di quelle ideate da Ico Parisi e complessivamente il Comune spenderà 100mila euro per i manufatti più 30mila di Iva e altri costi. Questo l’identikit finale della panchine che troveranno posto sul nuovo lungolago di Como, come da atto ufficiale pubblicato oggi.

Come noto, il modello individuato da Palazzo Cernezzi – a cui spetta tutto l’arredo della passeggiata – riguarda la riedizione della “Panchina Como” il cui design originario era stato concepito e progettato dall’architetto Ico Parisi. L’amministrazione ha svolto una preliminare indagine di mercato per individuare il fornitore in grado di realizzare quel modello originale, e alla fine è stata scelta la ditta Sampietro 1927 di Lipomo che, sin dalla prima versione (inizio anni ’50 del secolo scorso) produce in esclusiva le panchine in questione.

I dettagli tecnici delle panchine:
– dimensioni: cm 200 x 65 x 91;
− struttura: il telaio perimetrale, le gambe, le controventature e la sotto seduta dovrà essere eseguita in ferro pieno a sezione tonda del diametro di 25 mm; bande a supporto e fissaggio dei listelli in legno eseguite in piatto di ferro omogeneo a sezione rettangolare 25×12 mm; finitura anticorrosione, con pallinatura, zincatura a caldo a spruzzo (metalizzazione) e verniciatura con mano di fondo e mano di finitura;
− seduta: dovrà essere costituita a doghe in legno, composta da n. 15 listelli in Iroko massello avente sezione rettangolare di mm 55×25, con spigoli smussati, trattate con olii naturali impregnanti.

Infine, una curiosità: nel 2016, quando infuriava il dibattito sulle panchine-bara di piazza Volta, l’allora consigliera comunale di Forza Italia Anna Veronelli fu tra le prime a invocare il modello Como di Ico Parisi per il lungolago con un post du Facebook che fece furore (e da cui è tratta la foto in copertina).

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11 Commenti

  1. Massima ammirazione e rispetto per il progetto di Ico Parisi e gratitudine alla Giunta per non avere installato le orribili sedute in cemento anti-stranieri senza schienale. Però a mio parere la panchina ideale per il lungolago rimane quella originaria in metallo con schienale orientabile che consentiva di guardare il lago ma, volendo, anche di voltargli le spalle.

    1. Gelindo caro, l’arredo del lungo lago è stato scelto dalla precedente amministrazione con l’allora dirigente ing. Di Bartolo. L’attuale amministrazione, ogni tanto corre ricordarlo, non ha fatto nulla se non procedere con quanto definito da altri.

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