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Como, maxi controllo ai mercati mercerie e coperto: dai lavoratori irregolari ai prezzi, tutte le verifiche

Maxi controllo, lo scorso 18 febbraio 2023, da parte di personale della Polizia Locale di Como, suddiviso in 8 equipaggi (6 pattuglie in uniforme e 2 in abiti civili) e militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza (in particolare una pattuglia in uniforme e due pattuglie in abiti civili del Gruppo Como) ai mercati Mercerie ed Annonario del capoluogo lariano.

L’attività, svolta dalle 8.30 alle 12.30 ha visto compiere 56 ispezioni delle attività su area pubblica che hanno permesso di accertare quanto segue:

– 19 attività su cui eseguire ulteriori accertamenti per problematiche documentali (mancanza di documenti sul posto o non aggiornati);
– 14 verifiche relative a dipendenti privi di documenti attestanti la posizione lavorativa;
– 2 identificazioni di cittadini extracomunitari operanti ai banchi del mercato (uno dei quali accompagnato presso gli Uffici della Questura per lq notifica di invito a regolarizzare la posizione sul territorio dello Stato in quanto irregolari;
– 1 mancato rispetto dell’orario di esercizio del mercato;
– 2 mancate esposizioni di prezzi dei prodotti in vendita;
– 2 notifiche di Ordini di allontanamento a seguito di violazioni al Regolamento di Polizia Urbana delle norme che contrastano il bivacco;
– 1 verbale ad artista di strada non autorizzato;
– 1 occupazione abusiva di posteggio non assegnato;
– 1 utilizzo di impianto di diffusione sonora non autorizzato.

Inoltre, nel corso delle attività ispettive eseguite, sono stati rinvenuti 64.209 articoli di bigiotteria e chincaglieria (tra cui orecchini, perline, ciondoli e collane), privi delle dovute indicazioni di provenienza, delle istruzioni per l’uso e delle composizioni merceologiche, le quali attestano la conformità dei prodotti agli standard di sicurezza Ue e nazionali.

Informazioni fondamentali che indicano con certezza che il prodotto non sia stato fabbricato con solventi o comunque sostanze che possano essere tossiche per la salute pubblica e provenienti da scarti di lavorazione industriale. Infatti, gli effetti collaterali della bigiotteria “non tracciata” potrebbero consistere nella comparsa di eruzioni cutanee, pruriti e colorazioni lasciate sulla pelle. Al termine dell’attività, il soggetto responsabile della commercializzazione è stato segnalato alla Camera di Commercio di Milano per le previste sanzioni amministrative che oscillano da 516 euro a 25.823 euro.

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