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Como, mini rivoluzione da 2 milioni alla Stazione San Giovanni: “Scale mobili, velostazione, capolinea”

Passo avanti per quella che potrebbe essere una mini rivoluzione della stazione centrale di Como San Giovanni, da tempo afflitta da diversi problemi. Ad annunciarlo, rispondendo a un’interrogazione del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi, è stato il sindaco Alessandro Rapinese. Nel corso della risposta, il primo cittadino ha rivelato che il Comune di Como ha partecipato a un bando regionale per la mobilità urbana legata alle stazioni.

Quel progetto, per San Giovanni, è stato ammesso alla fase istruttoria tecnica avendo superato la fase istruttoria documentale. La richiesta di contributo è pari a 2milioni di euro, a fonte di una dotazione totale del bando di 41 milioni (i progetti ammessi alla seconda fase sono stati 18).

Cosa prevede il progetto per la Stazione San Giovanni di Como

La proposta depositata dal Comune di Como prevede, come enunciata dal sindaco, “la formazione di una scala mobile/ascensore per migliorare l’accessibilità con particolare riguardo alle persone disabili che potranno meglio accedere, una nuova velostazione e un riassetto complessivo del piazzale San Gottardo per l’implementazione della funzione di capolinea del trasporto pubblico”.

L’altro finanziamento per mobilità e l’addio alla ciclabile

Rapinese ha poi annunciato anche che il Comune un Como ha vinto un secondo bando di Regione Lombardia aggiudicandosi 2,2 milioni di euro per la smart mobility, senza però entrare nei dettagli.

Infine, confermato l’addio alla maxi ciclabile del progetto Dorsale dei Pellegrini, in particolare nel ‘famoso’ tratto Como-Cernobbio, da cui nei mesi scorsi si tirò fuori direttamente l’azienda che aveva vinto l’appalto. “Comunque – ha sottolineato Rapinese – non l’avrei portata avanti perché erano venuti meno fondi per oltre un milione e l’opera falcidiava troppi parcheggi in città”. Il consigliere di Svolta Civica Vittorio Nessi ha però ribattuto, parlando di “una Como all’anno zero sul fronte della mobilità” con la giunta Rapinese.

I giardini a lago

A concludere, sempre su un’interrogazione di Nessi, il sindaco ha risposto anche sul cantiere dei nuovi giardini a lago (che sarebbero dovuti essere pronti in questi giorni, ma per cui è stata necessaria una proroga fino al 24 aprile prossimo), affermando che l’amministrazione è in attesa della perizia di variante da parte dei privati per la modifica legata all’impatto su una fetta dell’area oggetto dei lavori da parte delle recinzioni per le partite del Como al vicino Sinigaglia. Non specificati, però, i tempi.

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