Grandi movimenti culturali a Como. Dopo il via libera all’allestimento del Tesoro del Cressoni all’ex Chiesa delle Orfanelle (qui dettagli con il progetto appena pubblicato su queste pagine) la giunta Landriscina ha dato parere favorevole a un secondo progetto dell’assessore Livia Cioffi: l’annunciata mostra, a Villa Olmo sull’astrattismo femminile tra anni ’30 del ‘900 e anni 2000.
Valore dell’investimento 207mila euro. Inaugurazione prevista a marzo e durata di tre mesi.
IL PROGETTO E L’INVESTIMENTO MULTIMEDIALE
E’ nato “con l’intento di ideare un’esposizione di alto livello scientifico che abbia un rapporto con la città di Como, la sua cultura, i suoi luoghi e il suo tessuto economico, la mostra valorizza l’arte astratta, di cui Como è stato in Italia uno dei centri più importanti a livello nazionale e internazionale, affrontando il tema con un approccio innovativo sia dal punto di vista dei contenuti che delle modalità di fruizione”. E infatti una se dei 207mila euro di cui si diceva 72mila sono dedicati all’allestimento, ben 135mila andranno, come da delibera di giunta alla “realizzazione della componente multimediale costituita da una piattaforma digitale, rappresentazioni in virtual reality delle opere in mostra ed un’app”.
L’IDEA
Leggiamo nei documenti progettuali: “La mostra presenterà opere originali di circa 40 artiste realizzate tra gli anni Trenta del 900 e il Duemila, con lo scopo di illustrare come la ricerca dell’arte astratta abbia assunto, dalle prime esperienze dell’astrattismo storico, declinazioni e forme diverse nel corso degli anni, fino alle ricerche delle artiste contemporanee. Oltre al tema dell’astrattismo, si è scelto quale motivo fondante della mostra quello dell’arte delle donne, al quale oggi il mondo cultura è molto più sensibile rispetto al passato, al fine di far emergere dall’oblio artiste di alto valore, ma ancora poco conosciute, che verranno presentate insieme alle maggiori protagoniste dell’arte astratta, che sono state comunque spesso oggetto di minor attenzione rispetto ai colleghi uomini. Le artiste e le loro opere, inoltre, saranno poste in relazione con il territorio di Como e provincia grazie a iniziative collaterali e soprattutto alla narrazione multimediale tramite una piattaforma digitale che sarà parte integrante e imprescindibile del presente progetto”.
L’ALLESTIMENTO DI VILLA OLMO
OBIETTIVI
– Sviluppo di una mostra con un forte approccio didattico, storico e multimediale, per raggiungere un pubblico allargato;
– Valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città di Como, dei suoi luoghi simbolo e del suo tessuto socioeconomico;
– Sviluppo di rapporti con il pubblico comasco e internazionale.
CONCEPT
Il periodo che la mostra intende prendere in considerazione è “compreso tra gli anni Trenta, appunto, gli anni Novanta del 900, anni in cui l’indagine verso l’astratta si declina nei gruppi e nelle tendenze comprese tra astrazione geometrica, informale, pittura analitica e astrazione post-pittorica. Anche nei contesti storici più recenti il ruolo delle donne è stato sempre marginale rispetto alla preponderante componente maschile”.
E’ previsto un percorso tematico in più sezioni:
Pioniere
Carla Badiali (1907-1992)
Cordelia Cattaneo (1921-1958)
Giannina Censi (1913-1995)
Bice Lazzari (1900-1981)
Regina (Regina Cassolo Bracchi) (1894-1974)
Carla Prina (1911-2008)
Segno/Scrittura
Carla Accardi (1924-2014)
Luisa Albertini (1918-2018)
Irma Blank (1934 –)
Betty Danon (1927-2002)
Geometrie
Nathalie du Pasquier (1957–)
Chung Eun-Mo (1946 –)
Fernanda Fedi (1940 –)
Tilde Poli (1924 –)
Carol Rama (1918-2015)
Fausta Squatriti (1941 – )
Spazio/Luce
Alice Cattaneo (1976 –)
Sonia Costantini (1953 –)
Dadamaino (1930-2004)
Paola Di Bello (1961 -)
Elisabetta Di Maggio (1964 –)
Lia Drei (1922-2005)
Nataly Maier (1957 –)
Grazia Varisco (1937 –)
Nanda Vigo (1936 –)
Corpo/azione/re-azione
Carmengloria Morales (1942 –)
Maria Morganti (1965 –)
Meditazione/Concetto
Mirella Bentivoglio (1922-2017)
Alessandra Bonelli (1935 – )
Maria Lai (1919-2013)
Luisa Lambri (1969 –)
Lucia Pescador (1943 – )
Claudia Peill (1963 –)
Materia
Marion Baruch (1929 – )
Gabriella Benedini (1932 – )
Renata Boero (1936 – )
Mirella Saluzzo (1943 – )
Eva Sørensen (1940-2019)
Nei prossimi giorni anticiperemo parecchi altri dettagli sul progetto e il senso, molto dettagliato, di un allestimento di altissimo profilo.
2 Commenti
Attendiamo con ansia tutti i dettagli e anche il nome della curatrice.
Grazie e buone feste
Ottimo dai…tornano gli affaroni “alla Gaddi”…spenderemo (come fu) 100 per incassare se va bene 10….
C’è però da dire che la città una cosa la fa proprio bene e nn perde mai un colpo: gettare i soldi al vento