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Bagni proibiti nel Lago di Como ma se ne infischiano nonostante i cartelli: tuffi davanti al divieto

Come ogni estate sul Lago di Como si ripresenta il problema di bagni e tuffi in zone espressamente vietate. Una triste consuetudine, che negli anni ha purtroppo registrato, oltre violazioni e multe, anche diverse morti. Ebbene, oggi 17 giugno, prima giornata veramente calda di questa stagione, ecco che immediatamente c’è chi non rispetta le norme. Anzi, chi delle proibizioni e dei pericoli quasi se ne fa letteralmente beffe, come dimostra la foto che pubblichiamo, ricevuta da un lettore (per lettere, segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozeor@gmail.com o al whatsapp 335.8366795 o alla pagina facebook).

Come si nota chiaramente, siamo in viale Geno a Como, per la precisione lungo i giardini intitolati a Sergio Ramelli. E qui, esattamente sotto il cartello che vieta la balneazione, ecco due persone nel lago: una interamente immersa, l’altra forse in procinto di tuffarsi. Il tutto sotto gli occhi di un terzo ragazzo, seduto praticamente davanti al cartello di divieto.

“Oggi 17 giugno, due persone tranquillamente facevano il bagno, proprio sotto il cartello di divieto di balneazione, in via Villa Geno. In barba al segnale. Comunque bravi, ci vuole un bel coraggio…”, commenta il lettore con amara ironia. Intanto, però, a stagione estiva appena iniziata, la questione della reale efficacia dei divieti attuali, al netto della responsabilità personale di chi non li rispetta, si pone nuovamente in modo plateale.

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