Primo sì, in Commissione Lavori pubblici, all’arrivo del nuovo punto unico di cottura in via Somigliana a Como. Il progetto riguarda la realizzazione del centro da cui partiranno i pasti destinati alle scuole comunali, agli asili nido e ad alcuni centri per anziani e disabili della città. La struttura sarà di proprietà pubblica ma affidata in gestione all’esterno.
Il passaggio in Commissione, a cui farà seguito quello in consiglio comunale, riguardava l’autorizzazione al nuovo insediamento, nell’ambito di una zona è classificata nel Piano di Governo del Territorio come destinata a impianti di trattamento e recupero rifiuti e deposito materiali inerti. A livello tecnico, però, non serve una variante vera e propria e, in ogni caso, il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha precisato che “il luogo è di proprietà dell’amministrazione, pertanto noi, quando vogliamo, possiamo decidere cosa farci”.
Il consigliere di Svolta Civica Vittorio Nessi ha chiesto chiarimenti per quanto riguarda la gara d’appalto, le tempistiche e i passi successivi. Ma di fronte alle domande, il sindaco si è rifiutato di dare risposte puntuali: “Risponderò a queste domande in sede opportuna e quando in futuro si organizzerà un consiglio comunale su questi argomenti. Oggi siamo qui solo per approvare o meno l’insediamento in via Somigliana”.
Con il via libera di oggi può comunque iniziare la fase che – previo passaggio dal voto finale in consiglio comunale – dovrà condurre alla gara d’appalto per la costruzione della struttura e la gestione del servizio, sulla base del progetto presentato dalla società Euroristorazione che già porta i pasti alle scuole.
A cose fatte, la nuova struttura permetterà di cucinare e distribuire circa 5.000 pasti al giorno direttamente dalla struttura di via Somigliana a Como, ottimizzando la logistica (oggi i pasti vengono preparate nel Milanese, a 35 km circa dalla città) e offrendo un servizio centralizzato per le esigenze alimentari delle scuole e dei servizi sociali cittadini.