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Como, Tesla svizzera parcheggiata sulle strisce 200 metri dopo il confine: “Ma le multe le prendono solo a casa loro”

Impossibile non farsi tornare alla mente la famosa ‘minaccia’ del sindaco di Como Alessandro Rapinese, soprattutto ai tempi di inizio mandato: lo spauracchio del carro attrezzi dedicato agli svizzeri. Un mezzo così speciale che, ovviamente, non è mai entrato in funzione ma che ha animato dibattiti, polemiche e confronti ai due lati del confine.

Tanto è vero che il deputato della Lega dei Ticinesi, Lorenzo Quadri, ancora poche settimane fa, ha ironizzato su quella sparata pubblicando l’ennesima foto di un mezzo italiano immortalato in Ticino in divieto di sosta. E commentando con la seguente frase: “Parcheggio italico super-abusivo. Urge il carro attrezzi del sindaco di Como”. Seguita dalla faccina che ride a crepapelle.

Eppure, a Quadri andrebbe girata la foto che oggi è arrivata alla redazione, tramite la mail redazionecomozero@gmail.com, da un lettore di Ponte Chiasso. Un’immagine eloquente: una Tesla bianca, con targa ticinese, piazzata sulle strisce pedonali in via Bellinzona a una manciata di metri dalla dogana.

Amaro il commento: “Eccone un altro, a Ponte Chiasso. Ma a casa loro prendono subito una multa bella salata, qui invece… Distinti saluti, W.I.”

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