“Ho visto qualcosa di simile a una torcia, un faro che appiccava l’incendio. E’ doloso, frutto di una mente malata, per usare un termine delicato”. Il sindaco di Garzeno, Eros Robba, sabato sera ha visto sin dai primi istanti, dalla propria finestra, il divampare del rogo che ha divorato quasi 14 ettari in due zone a pascolo sopra il paese.
Per fortuna, nessun danno irreparabile a persone o abitazioni (minacciosamente avvicinate, però) ma lo spavento per le possibili conseguenze è stato grande. E il cerchio dei sospetti autori non va oltre la zona stessa.
“La vera tristezza è che le mele marce purtroppo sono all’interno della comunità, il gesto è stato commesso da chi non è andato molto lontano”.
Sulle origini dell’incendio, Robba spiega che “ci si può rifare a una vecchia usanza di incendiare i pascoli con l’obiettivo di rivitalizzare e fertilizzare il terreno, ma questa pratica in realtà va a impoverire il terreno”.
Su una cosa, per il futuro, il sindaco di Garzeno è netto: “Faremo di tutto, con tutti gli strumenti possibili, perché non accada mai più. E sarà fondamentale la collaborazione degli allevatori, che comunque restano una fondamentale risorsa per la tutela del territorio”.
Di seguito, l’intervista integrale per ComoZero VideoTalk.