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Comune pozzo nero: “Scusate, abbiamo perso i documenti”. Addio Como, il teatro va a Olgiate

“Scusate, abbiamo perso il vostro plico”. E così, dopo aver snobbato il giovane pianista e compositore comasco Alessandro Martire e la violinista Anastasiya Petryshak, protagonisti nello specchio di lago davanti a Villa Erba di un incatevole capitolo dei “Floating Moving Concerts” (qui la vicenda) ora dal Comune di Como emerge un’altra ombra sulla gestione degli eventi culturali e degli spettacoli.

In questo caso a sentirsi pronunciare la frase virgolettata sui documenti finiti chissà dove è stata la compagnia teatrale che ha curato e prodotto il “Progetto Erik” (qui tutti i dettagli dalla pagina ufficiale), patrocinato dal Consolato Generale dell’India a Milano e dal Comune di Bologna per quanto riguarda il ciclo di conferenze collaterale tenuto appunta nella città emiliana.

Sulla vicenda che alla fine porterà l’anno prossimo lo spettacolo a Olgiate Comasco, pubblichiamo di seguito la lettera ricevuta in redazione.

Ho letto il vostro interessante articolo dedicato al giovane pianista che si esibisce a Cernobbio dopo essere stato snobbato dal Comune di Como.

A noi è capitato qualcosa di analogo: siamo una compagnia teatrale che sta organizzando la prima mondiale assoluta di uno spettacolo che farà il giro del mondo (vedi sito web www.eric.theater).

Abbiamo portato al Protocollo di Como una richiesta corredata di documentazione; dopo un po’ di tempo abbiamo telefonato per avere notizie: ci hanno detto che non trovano più il nostro plico, benché protocollato!

Non vi sembra il colmo? Per il debutto, ci siamo quindi orientati verso il bellissimo “Centro Medioevo” di Olgiate Comasco (che abbiamo peraltro utilizzato come “location” del Teaser Trailer: lo trovate qui)

Cordiali saluti,

Gaia

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11 Commenti

  1. @Luisa Corti, tutti sbagliano… ma sembra proprio che su Como si lavori con una “leggerezza” nel fare le cose… pericolosa, per gli altri. A quanto pare il dipendente comunale crede (e forse lo è) di essere al di sopra di ogni cosa. Quindi gli errori, li pagano sempre gli altri… i cittadini e i turisti.

  2. Ma è uno scherzo!?!? Da chi dipende il protocollo del comune? Chi è il o la responsabile? Pare uno scherzo!!! E gli eventi chi li segue? Non capisco proprio come possa accadere ma avranno fatto denuncia per smarrimento fascicolo oppure sono entrati di notte a rubarlo i cittadini di Olgiate eheheh
    Mannaggia che armata brancaleone…

  3. Questa è incredibile! L’Ufficio Protocollo ha smarrito un plico già “protocollato” e non sa dove l’ha messo o in che altro ufficio è stato inoltrato?
    Queste cose una volta capitavano in certe Amministrazioni del Sud Italia e divertivano tanto gli amici “baluba” che, però, da quanto governano loro, riescano a divertirci anche di più.
    In ogni modo, questo ufficio ha un responsabile e, presumo, un dirigente responsabile e un Assessore che deve vigilare sul funzionamento.
    Se non sbaglio, da funzionigramma, l’Ufficio Protocollo dipende dall’area Affari Generali/Servizio Contratti. Se non sbaglio il Protocollo è tra le deleghe assegnate all’Assessore al Patrimonio e al Demanio che è quello che, fino a ora, si è distinto solo per il cambio di casacca. O sbaglio?
    Non preoccupiamoci troppo. Sono convinto che il responsabile dell’Ufficio, aiutato dal suo dirigente responsabile e, ovviamente, coordinati dall’Assessore al Patrimonio e al Demanio troveranno prestissimo il plico “protocollato” e smarrito. Anche perché, se non sbaglio, lo smarrimento di un documento “già protocollato” contenente una richiesta formale ad un Ente Pubblico è qualcosa di più che un piccolo errore. Anzi….credo, ma non vorrei sbagliare, che se lo smarrimento pregiudicasse la richiesta, potrebbe creare non pochi problemi a coloro che lo hanno smarrito, o sbaglio?

    1. Sbagli nel dare per scontato che la colpa sia dell’Ufficio Protocollo. Potrebbe anche darsi che il plico sia stato “smarrito” dal Settore destinatario dello stesso.

      1. Si. È vero. Nelle moderne organizzazioni, tuttavia,i documenti originali sono protocollati, scannerizzati e archiviati. Le copie scannerizzate sono inviate agli uffici in formato digitale e da questi lavorate. Mi sorprenderebbe che anche il Comune di Como non si sia adeguato a questi standard che consentono di avere l’archiviazione immediata della copia originale ed evitano di muovere troppa carta. Tra l’altro gli EEPP hanno la possibilità di autenticare la scansione.

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