Si è svolta questa mattina al Teatro Sociale di Como la finale della tredicesima edizione di Eureka! Funziona! organizzata da Confindustria Como nell’ambito del progetto lanciato da Federmeccanica in accordo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, per orientare gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado al “saper fare”.
16 scuole comasche, per un totale di 800 allievi, hanno aderito con entusiasmo all’edizione 2025.
Marcella Panzeri, Consigliere di Confindustria Como con delega a Economia d’Impresa e project leader dell’edizione comasca di Eureka! Funziona!, affiancata dall’attore e regista canturino Davide Marranchelli in veste di presentatore dell’evento, ha accolto al Teatro Sociale i giovanissimi finalisti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Como e provincia, che hanno occupato tutti i posti disponibili in platea.
“Eureka! Funziona! è progetto che coinvolge le scuole elementari di tutta Italia e che, dallo scorso anno, Confindustria Como ha esteso anche alle scuole secondarie di primo grado. Complessivamente abbiamo distribuito 180 kit e coinvolto 16 scuole: 13 elementari e 3 medie. – ha dichiarato la project leader Marcella Panzeri – Eureka! Funziona! è un concorso di progettazione: i ragazzi sono chiamati a ideare e costruire un gioco funzionante, partendo da un kit base. È un’esperienza che permette loro di sviluppare competenze trasversali importanti, come il lavoro di squadra, la leadership, la creatività e l’imprenditorialità. Devono infatti costituire una vera e propria ‘impresa’, ideare un prodotto, documentare il percorso in un diario di bordo e arrivare a presentare un prototipo funzionante. L’obiettivo è quello di far comprendere ai giovani cosa significa collaborare per un progetto comune, imparando a gestire le dinamiche del gruppo e a valorizzare le idee di ciascuno. Il tema di quest’anno è il magnetismo, un argomento che ha stimolato la fantasia e la sperimentazione. Ma Eureka! Funziona!, oltre ad essere un’occasione per costruire nuove relazioni, è anche uno strumento prezioso di orientamento: attraverso il fare, i ragazzi iniziano a scoprire le proprie inclinazioni, a capire cosa li appassiona davvero. Ed è proprio questo uno degli obiettivi che Confindustria Como porta avanti da sempre: accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita, aiutandoli a immaginare il loro futuro”.
Come per le passate edizioni, l’iniziativa ha riscosso l’apprezzamento da parte degli studenti e dei loro insegnanti, che hanno costruito, a partire da un kit fornito da Federmeccanica, un giocattolo che avesse quale unica caratteristica vincolante quella di essere mobile, ispirandosi al tema del magnetismo. Un’esperienza di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento, che ha spinto i piccoli inventori a utilizzare in modo creativo alcune delle conoscenze acquisite in ambito disciplinare.
Questa mattina, i gruppi di lavoro hanno presentato i progetti costruiti nei mesi scorsi secondo le indicazioni contenute nel kit. La giuria ha scelto come vincitore il giocattolo “La piramide misteriosa”, realizzato dalle studentesse e studenti della Scuola Primaria di Beregazzo con Figliaro (Istituto Comprensivo di Olgiate Comasco), la seconda posizione è stata raggiunta dalla squadra della Scuola Primaria di Torno-Palanzo (IC Como Lago) con il progetto “Cura la malattia” e il terzo premio, votato dalle alunne e dagli alunni presenti in sala, è stato assegnato a “Magneticum Stadium”, realizzato dai bambini e dalle bambine della Scuola Primaria Via Brambilla (IC Como Lago). In questa edizione sono state coinvolte anche le Scuole Secondarie di Primo Grado San Carpoforo, IC Como Centro, IC Como Lago. È stato premiato il progetto “Il Pendolo Magico”, della Scuola Secondaria di primo grado di Via Brambilla (IC Como Lago). I vincitori hanno ricevuto un riconoscimento sotto forma di buoni per l’acquisto di materiale didattico o per visite a carattere culturale per tutta la classe. A tutte le classi vincitrici sarà data la possibilità di partecipare alla futura programmazione del Teatro Sociale.
La giornata di oggi segna la tappa conclusiva di un progetto che intende sviluppare, sin dalla scuola primaria, le attività di orientamento alla cultura tecnica e scientifica, sul modello di quanto già avviene in Paesi come Finlandia, Germania, Francia e Olanda. L’iniziativa è sviluppata in collaborazione con l’Associazione Insegnamento Fisica (AIF) e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), il centro di ricerca con sede principale a Genova e undici centri nel territorio nazionale (Torino, Milano, Trento, Roma, Pisa, Napoli, Lecce, Ferrara) e internazionale (MIT e Harvard negli USA).
L’appuntamento è per l’anno prossimo con una nuova edizione di Eureka! Funziona!.
IL PROGETTO
Eureka! Funziona! è un progetto di orientamento e di educazione all’imprenditorialità destinato ai bambini del terzo, quarto e quinto anno della scuola elementare e primi anni della scuola secondaria di primo grado, finalizzato a orientare gli studenti al “saper fare”. Si tratta di una gara di costruzioni tecnologiche, nella quale i giovani studenti hanno il compito di ideare, progettare e costruire un vero e proprio giocattolo a partire da un kit fornito da Federmeccanica contenente vari materiali.
Gli alunni partecipanti sono divisi in gruppi, in modo da incentivare la cooperazione, il lavoro in team, la suddivisione di compiti e ruoli e devono realizzare un’invenzione tecnologica in 6/8 settimane (corrispondenti a 20 ore di attività). Lo svolgimento delle attività di invenzione e progettazione consente di integrare la teoria con la pratica, ma anche di stimolare lo spirito imprenditoriale, le capacità manuali, l’attitudine al lavoro di gruppo e la creatività.
Inoltre, gli studenti hanno la possibilità di sviluppare un’attitudine al problem solving, nonché un approccio interdisciplinare, nel quale vengono applicate diverse materie di studio (dalla matematica al disegno, passando per l’italiano e scienza) per concorrere alla realizzazione del prodotto finale. In questo modo i ragazzi vengono messi nella condizione di apprendere attraverso il “cooperative learning” e il “learning by doing”, metodologie didattiche che consentono agli studenti di acquisire conoscenze e competenze tramite la condivisione e l’esecuzione di azioni pratiche.