D’altronde il decreto presentato ieri era il modo tecnico-politico per dirla in un altro modo.
Ecco il decreto Conte. Negozi, bar, ristoranti chi riapre e quando. Come uscire di casa dal 4 maggio: scarica il documento completo
Non fosse bastato, ed evidentemente non è bastato per chi guardava al prossimo 4 maggio come a una sorta di rinascimento individuale e sociale, stasera il premier Giuseppe Conte, arrivato in Lombardia è stato tranciante: “Tutti speravano di tornare presto alla normalità, ma non ci sono le condizioni per tornare alla normalità, ce lo dobbiamo dire in modo chiaro e forte”.
E’ la prima volta da inizio epidemia che il presidente del Consiglio visita la regione.
E’ arrivato poco fa in prefettura a Milano, dove ha detto: “Stiamo facendo tanti sacrifici, non è questo il momento di mollare, di un liberi tutti. Questo governo non cerca consenso, vuole fare le cose giuste, anche se ciò potrebbe scontentare i cittadini”.
E alle polemiche di chi ha trovato ingiusto non visitasse prima la regione ha risposto: “La mia presenza qui in Lombardia avrebbe creato intralcio nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria”.
Conte insiste, rimarca e sottolinea un concetto chiaro, bisogna sforzarsi: “Non buttiamo a mare tutti i sacrifici fatti. La fase 2 è quella della convivenza con il virus non della liberazione, ce lo dobbiamo dire chiaro e forte”.
Poi annuncia “stiamo lavorando a un piano per l’infanzia in cui cerchiamo di affrontare anche il tema dei centri estivi. Lavoriamo ad ulteriori misure oltre a quelle messe in campo come bonus babysitter e congedo straordinario”.
2 Commenti
Questo signore :
1) ha capito il livello ed (in)capacità delle persone nelle istituzioni lombarde (regione / ATS)
2) deve far fronte ai disastri fatti in Lombardia
questo signore odia i Lombardi