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Como, la finanza scopre oltre 4.500 bottiglie di acolici di contrabbando: whisky, tequila, rum, vodka e birra

I Finanzieri del Comando Provinciale di Como, al termine di un’indagine condotta nelle città di Como e Bergamo, hanno intercettato – tramite l’analisi della documentazione contabile – oltre 4.500 bottiglie di alcolici e super-alcolici di contrabbando su cui risultava il mancato pagamento dell’accisa in Italia. Non solo: scoperti pure alcuni articoli contraffatti (tra cui mascherine protettive ritraenti illecitamente marchi della Disney e della Marvel) e mezza tonnellata di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione.

L’intervento dei Finanzieri comaschi ha permesso di mettere fine a un frode che consisteva nell’introduzione clandestina da Paesi esteri di alcolici tramite canali non autorizzati, evitando, in particolare, lo stoccaggio nei depositi fiscali italiani o comunque negli impianti autorizzati dall’Amministrazione Finanziaria a fabbricare, trasformare, detenere, ricevere o spedire merci sottoposte ad accisa. Tra le merci sottoposte a sequestro penale whisky, tequila, rum, vodka e birra.

L’importazione di questi prodotti illegali, principalmente di produzione brasiliana, argentina, cubana, messicana e colombiana, avveniva in totale evasione d’imposta.

Nello specifico, le operazioni di polizia eseguite in due punti vendita, riconducibili a uno stesso soggetto, rispettivamente a Como e a Bergamo, hanno consentito di sequestrare penalmente 1.540 bottiglie di alcolici e super-alcolici sottratte al pagamento delle accise in Italia e di accertare, tramite l’analisi della documentazione contabile relativa all’anno d’imposta 2021, la vendita in frode di oltre 3.000 bottiglie di alcol, in totale evasione delle imposte.

Le Fiamme gialle lariane hanno anche rilevato che nel punto vendita di Como c’era una lavoratrice in nero, clandestina sul territorio dello Stato, la quale prestava la propria manodopera senza regolare contratto di lavoro oltre al mancato adempimento degli oneri fiscali e contributivi.

Contestualmente, altri militari del Gruppo Como, assieme a funzionari dell’Ats di Bergamo, riscontrando anche precarie condizioni igienico sanitarie presso il punto vendita sempre a Bergamo, hanno sottoposto a sequestro amministrativo finalizzato all’immediata distruzione circa mezza tonnellata di derrate alimentari mal conservate (tra cui pollame, pesce, spezie e farine).

Sottrazione al pagamento ed all’accertamento delle accise sulle bevande alcoliche, contraffazione, ricettazione, impiego di lavoratore in nero, tra l’altro, clandestino sul territorio dello Stato e cattivo stato di conservazione di prodotti alimentari: queste dunque le principali violazioni riscontrate della Fiamme Gialle comasche che hanno poi provveduto a segnalare il rappresentate legale della società, di nazionalità peruviana, sia alla Procura della Repubblica di Como che a quella di Bergamo.

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