Un progetto per rendere più facili e sostenibili gli spostamenti casa-lavoro tra Como, Varese e il Canton Ticino ma anche per fronteggiare il turismo di massa nella fascia di confine. Si chiama ‘SMILE – Strategia per la Mobilità Leggera in Provincia di Varese, Como e Canton Ticino’, ha per Capofila italiano la Provincia di Varese e per Capofila Svizzero il Canton Ticino e ne fanno parte anche il Comune di Como, la Provincia di Como e la Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio e si è aggiudicato nell’ambito del programma Interreg VI la bella cifra di 1,6 milioni.
Pochi ancora i dettagli delle proposte che saranno condivise dai vari soggetti ma, ad esempio, negli atti del Comune di Como si colgono le finalità: “Il progetto ‘SMILE – Strategia per la Mobilità Leggera in Provincia di Varese, Como e Canton Ticino’, approvato dalla Commissione Europea, ha l’obiettivo di definire una strategia e un Piano d’Azione per la mobilità leggera nella fascia transfrontaliera volto, prioritariamente, alla riduzione del traffico legato agli spostamenti casa – lavoro ma con uno sguardo anche alla promozione della mobilità leggera per svago e turismo”.
E ancora: “Dopo una prima fase di analisi dello stato di fatto della mobilità nelle aree di confine, verranno definiti scenari condivisi di sviluppo della mobilità leggera e intermodale (con focus sulle potenziali modalità di mobilità leggera – bicicletta, e-bike e monopattini elettrici – in logica intermodale) ed una serie di azioni da mettere in atto nel medio e lungo termine per realizzare detti scenari”.
In particolare, il “Comune di Como supporterà direttamente la Provincia di Varese nell’implementazione del progetto. In particolare, fornirà dati e competenze professionali riguardanti l’analisi territoriale comunale in tema di mobilità sostenibile e parteciperà al Piano transfrontaliero per la mobilità leggera mediante due azioni di micro-progettazione della rete di mobilità leggera nel settore sud-ovest e nel settore nord-ovest dell’area urbana di Como”,
Ma a livello di orizzonte più generale, rientrerà anche la sfida del turismo di massa nelle regioni di confine tra Italia e Svizzera, con l’obiettivo “di fornire alle amministrazioni locali strumenti efficaci per il monitoraggio e la gestione dei processi decisionali, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità turistica e migliorare l’attrattività locale gestendo le risorse e i servizi in maniera efficace. Un progetto che rappresenta un approccio innovativo e integrato al turismo, al trasporto e allo sviluppo economico locale, senza dimenticare gli oltre 75.000 transiti giornalieri dei lavoratori oltre confine”.