Si riaccende – anche con toni velenosi – l’antico scontro tra i campanili italiani, in particolare tra Lombardia e Campania. Come noto, qualche giorno fa, il governatore campano Vincenzo De Luca, rispetto alla possibile fine del lockdown in Lombardia e in parte del Nord il prossimo 4 maggio, si espresse in maniera nettissima: “Se il Nord riapre, chiudo i confini della Campania”.
Un pensiero rincarato poi dal presidente campano con la famosa frase sul “crollo psicologico” del Nord che preme per una riapertura delle attività e per un ritorno, pur graduale, alla normalità pre-emergenza.
“De Luca si confonde – aveva già replicato Fontana – è un po’ che non mi telefona, non sono crollato ma sono lucidissimo”.
Oggi arriva una seconda risposta del governatore lombardo, Attilio Fontana, che ha dedicato un post specifico sulla propria pagina Facebook: “Caro governatore Vincenzo De Luca, sappia che qualunque cosa accada noi non chiuderemo mai la porta ai 160mila italiani, tra cui circa 14mila campani, che ogni anno scelgono di venire in Lombardia per farsi curare”.
6 Commenti
Ma basta con le polemiche!
Fa ridere (per non dire piangere) che chi spinga maggiormente per riaprire sia proprio chi ha meno sotto controllo la situazione.
Poi chiediamoci perché chi sta fuori dall’epicentro (ossia fuori dalla Lombardia) si preoccupa di certe dichiarazioni…
A me sembra che sia stato De Luca ad iniziare la polemica e dire che avrebbe chiuso i confini regionali. Cosa che dovrebbe fare subito, non per non far entrare ma per non far uscire i suoi cittadini, visto che se ne fregano delle restrizioni, vedasi funerali.
De Luca ha anche messo in quarantena obbligata tutti i partecipanti al funerale. De Luca ha l’epidemia sotto controllo, De Luca, in Campania, non ha i casi che ci sono in Lombardia.
La polemica non è tra Nord e Sud o tra Polentoni e Terroni. La polemica è tra chi non ha sotto controllo la situazione e sta cercando di alzare i toni della discussione per non far vedere le proprie mancanze e chi, invece, è riuscito a evitare il diffondersi della malattia nella sua Regione nonostante tutti i problemi atavici che ha questa Regione.
Il problema non è De Luca. Il problema sono quegli incapaci che governano la più importante, la più ricca e la più virtuosa Regione d’Italia e che, dopo simile sfacelo, non hanno neppure il buonsenso per fare un passo indietro.
Fontana NON ha chiuso Alzano Lombardo ed i paesi del bresciano per non far chiudere le fabbriche della zona ed ora anche nel comasco i rappresentanti dei “potenti” cominciano a lamentarsi delle chiusure.
In Lombardia ci sono migliaia di morti e Gallera parla di “bomba atomica” …..
Quelle da rinchiudere sono queste persone.
Sig. Fontana , peccato che adesso sono i lombardi a doversi curare.
Questo a causa dell’inettitudine ed incapacità della regione Lombardia e dei suoi governanti .
Pur di distogliere l’attenzione sul fallimento della sanità lombarda nella gestione dell’emergenza Covid19, sulla delibera relativa alle RSA, sulla distribuzione delle mascherine, sui continui cambi di rotta relativamente alla fase 2, sull’ospedale da 25milioni vuoto: si inventa la solita polemica di campanile Nord-Sud. Forse farebbe meglio a farsi qualche esame di coscienza e a togliere con discrezione il disturbo.