Crescono le voci che, in qualche modo – magari anche soft ma non per questo meno deciso – si “ribellano” alla sorta di quarantena collettiva in cui i comaschi sono finiti (o si sono messi in autonomia) causa Coronavirus.
Un esempio lampante viene da Confartigianato Como, che ha appositamente realizzato il manifestino che vede sotto.
Decisamente di impatto il “titolo” in cima al testo: “Ci hanno allarmati. Ci hanno terrorizzati. E adesso?”.
La risposta la dà la stessa Confartigianato Como. Qualche esempio: “Torniamo nei saloni di acconciatura ed estetica a farci coccolare ma soprattutto perché ci piace essere in ordine”; “Torniamo in pasticceria a ricaricarci con un caffè e un’ottima brioche”; e così via, con una serie di “torniamo” che spazia dall’officina al carrozziere, dai falegnami alle pizzerie, dalle sartorie a idraulici ed elettricisti”.
Il tutto sintetizzato nel messaggio conclusivo: “Torniamo alla vita di tutti i giorni, con attenzione e usando precauzioni, ma ricominciamo a vivere”.