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Covid – Scuole, ipotesi (concreta) del ministero: “Niente bocciati o rimandati”. Tutto il dettaglio della bozza di decreto

AGGIORNAMENTO (22.34)

L’ipotesi è sul piatto ed è clamorosa. Che cosa accadrà al sistema scolastico italiano alla luce dell’emergenza Covid?

Le anticipazioni di Repubblica, e di Tecnica della scuolasembrano trovare conferma.

Dato il momento drammatico e “solo per l’anno scolastico 19-20” tutti gli studenti italiani potrebbero passare, per decreto, all’anno successivo. Tra loro compresi anche i gravemente insufficienti del quadrimestre scorso.

Niente rimandi o bocciature, insomma. Il decreto che potrebbe normare la situazione sarà discusso nei prossimi giorni, forse domenica.

Per quanti verranno promossi indipendentemente dal risultato previsti corsi di recupero da settembre. Con una specifica: non recupero meramente numerico del voto ma recupero di conoscenza e programma che poi i professori valuteranno in corso d’opera. Previsti i corsi di recupero per chi avesse avuto debiti nel primo quadrimeste 19-20

E’ implicito un messaggio in questa ipotesi, piuttosto concreta, le scuole non riapriranno.

Ovviamente restano in discussione anche altre alternative.

La data X è il 18 maggio. Se si rientrerà in aula entro quel giorno gli esami di maturità si svolgeranno in forma light: tre prove di cui la seconda non uniforme a livello nazionale bensì decisa dalle singole commissioni. Scritti di prassi e orali da fine giugno.

Viceversa, cioè le scuole non riaprissero per il 18 maggio, la prova per le superiori consisterà solo in un colloquio (“serio e di almeno un’ora” ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina) che, bisognerà valutare le situazioni, potrebbe svolgersi anche da casa, cioè online. In questo modo tutti ammessi. Ma sarà il ministero a dover definire le modalità di valutazione. Si ipotizza un valore di questo orale: gli esperti del ministero ipotizzano 60 su 100 punti.

Non è ancora esclusa una maturità online. La bozza di decreto parla, al momento, di “modalità telematiche”:

Per le terze medie l’esame potrebbe in ogni caso (indipendentemente dal 18 maggio) sostituito da una valutazione finale del consiglio di classe determinata sulla base di una tesina. Dovesse l’epidemia mollare la presa si parla anche di una o più prove dell’esame di Stato. Ma, sembra, senza troppa convinzione.

La bozza di decreto, ma è naturale, ribadisce la sospensione di ogni gita scolastica nell’anno 19/20

Ricordiamo: riferiamo ipotesi concrete ma ancora allo studio.

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(Prima foto all’interno dell’articolo: Shutterstock)

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