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Coronavirus, i numeri shock di Landriscina: “Morti raddoppiati, 3mila nuovi poveri. Sarà lunga e durissima”

“L’emergenza sanitaria non è passata, ma già si è affacciata l’emergenza delle nuove povertà: stiamo letteralmente sfamando centinaia di famiglie”.

Sono parole a tinte davvero drammatiche quelle pronunciate dal sindaco Mario Landriscina (nella foto d’archivio) questa sera, nella lunga relazione che ha aperto il primo consiglio comunale post lockdown. Affermazioni supportate, purtroppo, anche da numeri pesantissimi soprattutto sui buoni spesa per alimenti per cui, come noto, il governo ha destinato 440mila euro a Palazzo Cernezzi.

“Per quanto riguarda i buoni spesa – ha affermato Landriscina – a oggi ne sono stati assegnati 431 con una spesa di circa 160mila euro, i dinieghi sono stati 242. Ma le domande protocollate sono circa altre mille e se moltiplichiamo ogni domanda per una media di 3 persone per famiglia, arriviamo a 3mila persone. Tremila persone che rientrano tutte nelle nuove povertà, che si sommano a quelle precedenti. Sono famiglie che prima avevano un reddito”.

Un quadro che fa prevedere che – se continuerà questa tendenza – il Comune dovrà mettere anche fondi propri per soddisfare la domanda, a meno che lo Stato non stanzi altri fondi per i municipi a questo scopo preciso.

Il problema, però, è che – ha sempre sottolineato Landriscina – “le entrate comunali risentiranno particolarmente delle difficoltà dei cittadini, avremo mancati introiti per diversi milioni di euro e se decideremo di non procedere con le cartelle per alcune imposte si aggiungeranno altri milioni. E tutto questo mentre le uscite lasciano intravedere pesanti ripercussioni sulla spesa corrente. Bisognerà operare scelte difficili, ci attende un periodo lungo e durissimo, spero che il governo ci aiuti anche sul fronte della semplificazione contro la burocrazia. Noi potremo ricorrere all’avanzo di amministrazione”.

In apertura di intervento, il sindaco ha rivolto un pensiero “alle tante vittime che hanno perso la vita in totale solitudine sia per il virus che per altre cause. Esprimo anche cordoglio ai loro cari. In città, a marzo e aprile, sono raddoppiati i decessi rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. Come comunità abbiamo pagato un tributo altissimo”.

“Voglio rivolgere anche un appassionato ringraziamento a chi ha operato nella sanità, a chi ha lavorato per la collettività, al volontariato, agli addetti al soccorso, alla Protezione civile, ai benefattori, alle aziende, alle associazioni, ai singoli cittadini e persino alle città estere che ci hanno aiutato e sostenuto in tanti modi”, ha inoltre rimarcato il primo cittadino.

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