“Pago un abbonamento annuale, ma spesso mi tocca tornare a casa a piedi, al buio. L’ultima corsa della linea 1 viene cancellata all’improvviso, senza alternative né spiegazioni. È una vergogna”.
Questa è la denuncia di un cittadino comasco che, come tanti, ogni giorno fa affidamento sul servizio di trasporto pubblico locale. Una quotidianità che si scontra troppo spesso con soppressioni improvvise, ritardi e mancanza di informazioni tempestive. La segnalazione è arrivata nei giorni scorsi alla nostra redazione, con tanto di screenshot che conferma la cancellazione dell’ultima corsa serale della linea 1, quella che collega Como a Ponte Chiasso, che è stata comunicata con appena 30 minuti di preavviso.
“Non si tratta di un episodio isolato – ci scrive il cittadino – È successo ieri sera, e prima ancora nelle scorse settimane. Se salta una corsa durante il giorno, con pazienza si può aspettare la successiva. Ma se viene cancellata l’ultima corsa notturna, le alternative sono poche e spesso impraticabili: o si aspetta fino alle cinque del mattino, o si cammina per oltre un’ora al buio, oppure si tenta l’improbabile impresa di trovare un taxi, una rarità a Como dopo le 23″.
Una situazione che genera rabbia e frustrazione, soprattutto tra coloro che hanno regolarmente acquistato un abbonamento annuale. “Pago per un servizio che spesso non esiste e nessuno mi avvisa. A quanto pare – scrive l’utente – devo arrangiarmi da solo. Fortunatamente ho qualcuno che viene a prendermi in auto, ma chi non ha questa possibilità? Chi finisce un turno serale e resta bloccato?”
La critica è diretta e, secondo l’utente, pone interrogativi che molti cittadini condividono: “Cosa dovrebbe fare chi ha appena terminato un turno di lavoro e non ha alternative? È accettabile, in una città che si definisce, o quanto meno vorrebbe essere turistica ed europea, che l’unico servizio pubblico serale venga soppresso con questa leggerezza? È normale che chi gestisce il servizio possa decidere di tagliare l’ultima corsa lasciando a piedi decine di persone, senza dover rispondere a nessuno?”
Asf risponde
Per fare chiarezza, abbiamo contattato Asf Autolinee, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale, chiedendo spiegazioni sulla vicenda e più in generale sul tema delle soppressioni notturne. Asf, dopo aver fatto alcune verifiche ha chiarito la situazione: “In seguito alla segnalazione, Asf Autolinee comunica che, dopo i necessari controlli, è emerso che la corsa in oggetto (Linea 1 – ore 23.07 da San Fermo) non è stata effettuata, in quanto non prevista. Si tratta infatti di una corsa “Fer6”, effettuata dal lunedì al sabato, non la domenica. Dai controlli è emerso altresì che, domenica 20, sia saltata la corsa festiva delle 22.53, per un’assenza improvvisa e non preventivata di un autista che, considerata anche l’ora, non è stato possibile sostituire”.
Reclami e rimborsi: ecco cosa prevede Asf
Chi ha subito un disservizio può comunque attivare un reclamo formale. Asf autolinee conferma ancora: “Sul nostro sito è disponibile un modulo reclami specifico. Se l’utente compila il documento con tutti i dati corretti: giorno, ora, linea, direzione, possiamo avviare una verifica e un possibile rimborso nel giro di trenta giorni. Ma è essenziale che la segnalazione sia fatta non oltre le 48 ore dall’evento, in modo completo e formale”.