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Attualità, Economia

Erba, splende l’esempio di integrazione con il corso di meccanica per giovani migranti. Brenna: “E’ solo l’inizio”

Si è tenuta oggi, lunedì 22 gennaio 2024, presso il Centro Enfapi Como – Sede di Erba, la presentazione del corso “BASI DI MECCANICA E SALDATURA”, nato con l’obiettivo di offrire opportunità di integrazione socio–lavorativa ai giovani migranti. Il corso è stato progettato da Confindustria Como in collaborazione con Enfapi Como e Centro Servizi per il Volontariato dell’Insubria, Cometa, Fondazione Caritas, Fondazione Somaschi Onlus, Lachesi Aps, I Frutti delle Vigne Aps, Osservatorio Giuridico per i diritti dei migranti Odv, Rebbio Solidale Odv. In sala erano presenti numerosi esponenti del terzo settore coinvolti nella realizzazione del progetto, insieme ai 12 giovani selezionati per partecipare al percorso formativo, ragazzi da poco maggiorenni provenienti da Tunisia, Egitto, Sud Sudan, Guinea e Benin. Il corso ha preso avvio proprio oggi e prevede 15 lezioni teoriche e pratiche, per un totale di 60 ore. Il corso è finanziato dal Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL) di Regione Lombardia Confindustria Como.

Andrea Polichetti, Prefetto di Como, ha esordito: “L’evento di oggi completa un percorso iniziato mesi fa, che ha tutto il mio apprezzamento e il mio appoggio perché realizza due necessità. La prima appartiene alle imprese che cercano manodopera qualificata ma fanno fatica a trovarla. La seconda aspettativa non è scontata: questi ragazzi hanno deciso di collocarsi nel mercato del lavoro intraprendendo prima un percorso formativo. È una sfida che speriamo possa essere estesa a sempre più settori produttivi”. Gianluca Brenna, Presidente di Confindustria Como, ha sottolineato: “Questo percorso è un progetto di rete, un lavoro di squadra che punta all’inclusione sociale ma che parte dall’inclusione di tutti gli enti e di tutte le istituzioni che lo hanno voluto. Dobbiamo costruire delle relazioni in rete, mettere in campo le sinergie, e dobbiamo farlo per il territorio, per le aziende. Questo corso è solo l’inizio, cercheremo di collaborare sempre di più e attivamente in questa direzione”.

Antonio Pozzi, Presidente di Enfapi Como, ha affermato: “Come imprenditore associato a Confindustria Como e come Presidente di Enfapi Como, sono davvero orgoglioso di questo bellissimo progetto e credo che sia un’iniziativa importante, perché tutti ci prendiamo una parte di responsabilità nell’accoglienza di questi ragazzi provenienti da molto lontano. Mia figlia lavora come volontaria in un centro migranti e mi racconta le storie delle persone che conosce ogni giorno: il percorso che presentiamo oggi è importante proprio perché ci permette di fare la nostra piccola parte in un grande problema del mondo”. Michele Ciavola, Consigliere di Confindustria Como con delega all’Education, ha proseguito: “Nella vita di tutti i giorni sono un manager che lavora in una realtà multinazionale e vedo le dinamiche legate all’Education declinate in diversi continenti. Un’impresa crea valore che non è solo economico ma anche sociale e culturale, e un bravo imprenditore ha la capacità di vedere cose belle e di portarle all’interno delle aziende. E questo progetto è molto bello”.

Antonello Regazzoni, Direttore Generale di Confindustria Como, ha affermato: “Con questo progetto, cogliendo lo stimolo della Prefettura, abbiamo voluto trasformare quello che poteva essere un problema in un‘opportunità per i ragazzi coinvolti, per le aziende e per il sistema sociale. La collaborazione diffusa tra vari soggetti è una ricchezza per ciascuno di noi e per il nostro territorio. Per questo Confindustria Como ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa, investendo risorse e competenze insieme a Enfapi Como, il nostro braccio operativo nel campo della formazione”.

Martino Villani, Direttore del Centro Servizi per il Volontariato dell’Insubria, ha precisato: “I ragazzi selezionati per il corso che inizia oggi sono neomaggiorenni: ciò significa che per la legge italiana escono dalla tutela e devono badare a se stessi. Con questo progetto possono costruire la propria strada. Faccio questo lavoro dal 2005 e devo dire che in tutti questi anni non ho visto così spesso la capacità di ascolto mostrata dai vari soggetti coinvolti nella preparazione di questo progetto. L’idea di collaborare non è scontata, non esistono tante occasioni per farlo e credo che l’evento di oggi sia virtuoso”.

Stefano Mariani, Direttore di Enfapi Como, ha infine illustrato i dettagli del corso: “L’iniziativa che presentiamo oggi vede riuniti molti enti del territorio che condividono la medesima finalità. Il corso è breve ma fornisce una base di meccanica e saldatura: le aziende hanno infatti difficoltà a trovare risorse che abbiano voglia di mettersi in gioco in determinate aree e questo percorso può far capire ai ragazzi se questa potrebbe essere la loro strada. Grazie alla presenza di un mediatore culturale, i giovani partecipanti potranno inoltre imparare aspetti del lavoro che potrebbero risultare meno immediati a chi proviene da una cultura diversa dalla nostra. Questa attenzione nei confronti dei corsisti proseguirà anche a lezioni ultimate, pensiamo ad esempio all’attività di matching tra corsisti e aziende. Credo che i ragazzi potranno beneficiare dall’attenzione di tutti gli enti coinvolti, il primo passo per sentirsi accolti e voler poi contribuire alla società”.

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Un commento

  1. Buingiorno, sono Nazmie Akkawi, mediatrice interculturare dell’associazzione Lachesi. Lachesi è l’unico ente del terzo settore che offre mediazione culturale e lunguustica sul territorio di Como.
    Vedo che non è stato citato nel vistro articolo malgrado il suo ruolo fondamentale anche perchè Lachesi è la capo fila di questo progetto.
    Attendo le vostre
    Nazmie.

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